PAZIENZA DOPO CAVESE-AVELLINO – Pari in extremis dell’Avellino di Michele Pazienza in casa della Cavese. Queste le parole del tecnico nel post-gara.
Cavese-Avellino, le parole di Michele Pazienza
IL PARI – «Se guardiamo non ci porta da nessuna parte. Guardiamo alla prestazione: siamo vivi. Siamo venuti qui per cercare la vittoria che ci proiettasse verso il nostro obiettivo. Non ci siamo riusciti ma ho il dovere di analizzare quanto fatto. Questo pareggio ci dà davvero poco».
LA CAVESE – «Sono una squadra di categoria, di gamba, che in altre gare ho visto leggermente più propositiva. Nel primo tempo ci hanno provato davvero poco, nel secondo tempo hanno avuto dieci minuti in cui ci hanno messo in difficoltà».
IL GOL SUBITO – «Non c’è una lettura da fare. C’è da prenderne atto e capire che bisogna avere buonsenso. Capisco può esserci una svista arbitrale. Ma il quarto uomo o il guardalinee dovevano dirgli quanto successo. Hanno preferito tirare cartellini rossi come se non ci fosse un domani».
PALMIERO FINO AL 90′ – «Avevo bisogno di un calciatore con il baricentro basso che doveva arrivare più prontamente sulla palla».
IL POCO CORAGGIO – «Faccio fatica a rimproverare qualcosa ai ragazzi. Nel primo tempo abbiamo giocato nella metà campo avversaria. Non siamo stati remissivi».
IL SOLITO COPIONE – «La squadra ha avuto coraggio. Ci siamo presentati in maniera propositiva. La Cavese ci ha tolto la profondità e partite del genere vanno sbloccate con un episodio. Era la partita che ci aspettavamo e per questo abbiamo puntato su Vano. L’intenzione era di sfruttare la gara anche con un episodio. Sulla catena di sinistra credo che Liotti abbia lavorato abbastanza bene. Vedo la luce perché vedo una squadra viva».
IL CONFRONTO CON LA SOCIETÀ – «Parlerò con la società come faccio sempre per avere un confronto. Quello che conta è la loro lettura su quanto fatto fin qui».
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