Centro autistico: Il volto della vergogna tra indifferenza e ipocrisia della politica

Il volto della vergogna tra indifferenza e ipocrisia della politica: così Salvatore Alaia, ex sindaco di Sperone definisce il centro autistico di Avellino per sintetizzare di cosa intende parlare, rivolgendosi a Giuseppe Conte, Presidente Consiglio dei Ministri.

Con una accorata lettera, Alaia spiega: “Questo centro, la cui realizzazione risale al 2007, a tutt’oggi malgrado sia quasi completo non viene aperto per responsabilità politiche ed amministrative ben definite. 

Uno scempio vero e proprio che rappresenta  l’ennesima presa in giro della politica che non riesce a dare concretezza all’ apertura della struttura di Avellino che in tanti attendono per  poter fruire dei  relativi servizi.
Poi spiega il motivo di questa ennesima iniziativa:
“Lo scrivente, in tutto questo tempo lunghissimo, ha sempre pungolato, talora in modo irriverente, i vertici della sanità Regionale e Comunale richiamando tutti, compreso gli esponenti istituzionali e i politici locali, ciascuno per le specifiche competenze, alle proprie responsabilità soprattutto in relazione al ruolo rivestito o occupato e schierandosi sempre dalla parte delle famiglie che vivono il dramma di questa problematica che clinicamente, sembra, non avere uno sbocco positivo.
Oggi tutto tace di nuovo  e questo silenzio della politica, soprattutto negli ultimi tempi, viste le condizioni in cui versa la struttura è davvero assordante e disturba la quiete  della coscienza di chi come me si batte per l’apertura immediata.
Poi Salvatore Alaia va al nocciolo della questione per sottolineare che “la mia non vuole essere una sterile polemica ma una riflessione seria  sulla necessità di accelerare i tempi di ultimazione e consegna della struttura di Avellino della quale si è in attesa da troppo tempo. Gli attori istituzionali di questa vicenda si sono persi e ritrovati dietro questioni giuridiche e legali, si sono scontrati su valutazioni di opportunità circa lo spostamento o la delocalizzazione di altre attività cliniche nel Centro; ora, che finalmente,  pareva  intravedersi la luce in fondo al tunnel per tante famiglie e per tutti coloro che soffrono di autismo che possono fruire di servizi e terapie essenziali in grado di migliorare la qualità di vita, la questione sembra riproporre gli stessi scenari tra immobilismo e indifferenza”.
Quindi le soluzioni offerte dall’ex sindaco di Sperone:
“Mi rivolgo perciò a Lei, On.le Presidente, affinché possa compulsare i veri responsabili di questa vicenda  affinché il Centro sia finalmente aperto.
Parlo in primo luogo del Governatore della Regione Campania De LUCA che dopo la bella vetrina e lo spot offerto con le Universiadi può e deve dedicarsi alla soluzione di questa annosa questione di cui ha profonda e reale contezza.
Poi della direttrice dell’ASL Maria Morgante che, nell’ambito delle sue competenze,  deve attivarsi per la gestione del servizio ed infine del neo sindaco di Avellino Gianluca Festa che – benché eletto nell’ ultima tornata delle amministrative –  conosce bene, vista la ventennale esperienza come amministratore di Avellino,  la problematica come amministratore del Comune di Avellino anche se, durante la sua campagna elettorale,  e nelle linee programmatiche non ha speso nemmeno una parola per la questione”.
Alaia conclude con una riflessione e uno stimolo che chissà se potrà essere raccolto da politici dalla faccia di bronzo (ma non per l’abbronzatura):
“Siamo in piena estate e la politica adesso andrà in vacanza sperando che non vada in vacanza per sempre la sua coscienza. Basta con l’indifferenza e l’ipocrisia perché adesso siamo giunti ad un punto che è vergognoso.
In modo civile e rispettoso delle istituzioni, mi rivolgo e confido in LEI, simbolo cardine della nostra carta Costituzionale, affinché un Suo autorevole intervento  possa essere foriero della soluzione della vicenda, per piantare definitivamente sul terreno  della democrazia la bandiera della tutela dei diritti e delle libertà dell’uomo che dovrebbe conclamarsi nella sua pienezza dal punto di vista etico e giuridico.

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