Comune di Avellino: Cipriano & Morano, altro che fritture qui siamo alle frittate

Nemmeno fa tanto caldo e quindi non possono essere i colpi di sole a partorire certi ragionamenti espressi da più parti. Ricordate l’articolo pubblicato su questo quotidiano on line lo scorso 17 giugno? Eccolo (LEGGI QUI)

Non era niente, quello, rispetto alle nuovo proposte gastronomiche: passiamo dalle fritture alle frittate e vi spieghiamo perchè.

Difficilmente andiamo a sindacare dichiarazioni rilasciate ad altri colleghi ma, in questo caso, da semplici cittadini, non possiamo esimerci di proporre un paio di sottolineature rispetto alle frasi del consigliere comunale Luca Cipriano il quale ai colleghi de “Il Ciriaco (LEGGI QUI)” tra le altre cose ha rassegnato questa frase rispetto alla dimanda circa il rischio di ritrovarsi ad amministrare senza un euro.
«Sono tante le soluzioni che si possono adottare a partire da una bella operazione di taglio agli sprechi e di spending review. Ad esempio, basterebbe dimezzare la giunta. Con quattro super assessori tecnici e di grande levatura, a titolo gratuito per cinque anni, si può amministrare. Il rischio di un possibile default suggerisce sobrietà, e poi questi sono temi cari al Movimento. Sono certo che Ciampi non avrebbe problemi a tagliare qualche spesa come quella della giunta».

Così aveva detto il leader di Mai Più condividendo in pieno il pensiero del suo collega Sabino Morano, il quale aveva espresso quel concetto davvero particolare cinque giorni prima. Morano aveva rilasciato un’ampia intervista ai colleghi di Orticalab che avevano valorizzato quella singolare proposta facendo il titolo (LEGGI QUI) «Ciampi scelga 5 super-assessori a titolo gratuito. Con lui per rivoluzionare la città, è ora di cominciare»: Morano chiama il Sindaco.

Non è necessario essere profondi conoscitori di statuto, regolamenti e questioni politiche per mettere in risalto alcune gravi contraddizioni offerte dai neo eletti consiglieri comunali che hanno fatto da stampella al nuovo sindaco della città. Partiamo dallo statuto che all’art 46 testualmente recita: La Giunta Comunale è composta dal Sindaco, che la presiede, e da DIECI assessori“.

E allora perchè cinque?

Il testo dello statuto indica in modo specifico un numero fisso. Altrimenti avrebbe detto fino a 10 e non 10.

Vi pare, Cipriano e Morano?
E poi: se i 5 super assessori sono a titolo gratuito vuol dire che a titolo gratuito se ne possono fare anche 10, o no? E in dieci, dividendosi deleghe e compiti, lavorerebbero pure meglio. Sempre “a gratis”.
Un’ultima considerazion, rispetto a questi ragionamenti in libertà non condizionati da colpi di sole: cinque assessori a titolo gratuito avrebbero da svolgere un super lavoro peraltro non pagato.

Non bisogna essere per forza malpensanti per immaginare che, accettando di svolgere gratuitamente un lavoro così gravoso e di alta responsabilità, costoro dovrebbero guadagnano in altro modo (i cattivi pensieri porterebbero a immaginare bustarelle e affini). Oppure che quel lavoro vale un emerito…tubo.

La politica seria ha un costo, che deve essere ragionevole, ma ha un costo. La politica che non serve e non vale niente diventa giustamente gratuita.

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