Gestione sanitaria ai tempi del Covid: non conosce sosta l’azione della sezione dei reati della pubblica amministrazione della Procura della Repubblica di Napoli.
Pare che siamo solo agli inizi e che altre Procure siano all’opera per fare immediatamente luce su soggetti pronti a lucrare sull’emergenza Coronavirus.
Un pò come è avvenuto per il terremoto e altre disgrazie per le quali molti contano i morti e altri contano i soldi.
E magari ridono pure.
Istituto Zooprofilattico
Secondo quanto riportato da “Repubblica” nella sua edizione napoletana, sarebbe in corso un’attenta inchiesta per fare luce sul legame tra l’Istituto Zooprofilattico di Portici – autorizzato a svolgere i tamponi da poche settimane – e il centro privato di Casalnuovo, la “Ames” del dottor Antonio Fico.
Dal quotidiano viene sottolineato che la Ames, “senza autorizzazione, né bandi, né ” validazioni” scientifiche da parte del ministero o dei centri di riferimento, si è scoperto essere l’artefice del boom dei test.
Dai 58 dei primi giorni, attribuiti al polo di Portici, all’exploit dei 700 di pochi giorni fa.
Un rapporto consolidato da collaborazioni già risalenti nel tempo (con vari enti) e da un contratto qui in Campania, con quell’istituto, da circa 750mila euro. Che risale solo a 10 giorni fa.
Sul tema Covid? No, su tutt’altro genere di campioni: evidentemente così indispensabili da non contemplare una firma in mezzo all’epocale tragedia Coronavirus.
Limone e Fico
L’avellinese Limone, direttore dello Zooprofilattico, aveva giustificato: “Sui tamponi, la Ames si è messa a disposizione in maniera gratuita. Ci ha fornito i locali e consentito di svolgere le analisi sui campioni dei sospetti Covid”
Lo ha corretto invece Fico: ” Gli abbiamo messo a disposizione la tecnologia, i tecnici, si sono trasferiti da noi”.
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La Procura vuole fare luce su un dato che non appare assolutamente “gratuito”: il 25 marzo, in piena emergenza, è stato siglato il nuovo contratto tra l’Istituto Zooprofilattico e la Ames per 748.317 euro.
Chi se ne intende assicura che “siamo solo agli inizi, all’anno zero delle varie indagini, anzi al meno uno”.