Corruzione e fatture false, indagato anche un mandatario Siae di Avellino

Da mandatario della Siae per il Salernitano avrebbe agevolato una società con sede a Bologna in cambio di denaro. Questo contestano i carabinieri del Nucleo Investigativo e la Procura di Salerno nei confronti di tre indagati a cui i militari hanno notificato altrettante misure cautelari emesse dal gip di Salerno per corruzione e falso ideologico in atto pubblico commesso da privato.

Tra gli indagati anche C.P. (nato ad Avellino il 3 dicembre 1963), A.V. (nato a Fermo il 20 giugno 1984) e O.R. (nato a Catania il 15 giugno 1989).

Per il primo indagato è scattata la sospensione dall’esercizio del pubblico servizio per la durata di un anno. Per i restanti due invece la misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriali e di esercitare uffici direttivi delle persone giuridiche o delle imprese per la durata di nove mesi.

Secondo gli inquirenti CP, mandatario Siae per il territorio salernitano, abusando del suo ruolo avrebbe sponsorizzato una società commerciale con sede legale a Bologna facente capo a A.V. e di cui O.R., responsabile commerciale, per consentirle di subentrare nel servizio biglietteria di esercizi di intrattenimento della provincia di Salerno. Tutto in cambio di somme di denaro formalmente giustificate con l’emissione di fatture oggettivamente e soggettivamente non veritiere.

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