Sono numeri piccoli, è vero, ma le percentuali cominciano a diventare preoccupanti. Si era partiti con un tasso di positività dell’1,03%, cinque giorni fa, quando i positivi erano quattro, per salire al 2,16% il giorno successivo.
Il tasso di positività è il rapporto tra i pazienti risultati positivi e il numero dei soggetti sottoposti a tampone. Ora il tasso è rrivato al 3,85% e poco importa se i positivi in Irpinia sono “soltanto” sette: due ad Ariano Irpino, due a Carife, a Cervinara e uno a Montefalcione. Il dato riguarda 184 tamponi esaminati nei laboratori abilitati.
Qualcuno sorriderà rispetto a questi numeri, parlerà di allarmismo a argomentazioni del genere.
Invece di tratta di numeri preoccupanti su sui riflettere perchè, di questo passo, si arriverà presto al 10-11% che nei mesi passati ha rappresentato l’anticamera all’accesso in rianimazione e in diversi caso anche la strada verso il cimitero.
Meglio dirlo in modo crudo, chiaro e netto: almeno qualcuno comincerà a capire di cosa stiamo parlarlo.