Temperature prossime ai trenta gradi e niente acqua. I cittadini montoresi sull’orlo di una crisi di nervi. L’interruzione alla fornitura idrica programmata per la serata di ieri 21 giugno non c’è stata. “Dopo l’aggressione subita da un dipendente dell’Alto Calore servizi da un cittadino infuriato per la perdurante crisi idrica, spiega Carmine De Maio della Filctem Cgil, ieri sera il personale Acs avrebbe dovuto compiere le manovre sui pozzi affiancato, per ragioni di sicurezza, da personale di polizia. Cosa che non è avvenuta. Ed i serbatoi non hanno avuto modo di ricarsi”. E da questa mattina alle 11.00 i cittadini montoresi si ritrovano senz’acqua. Uno stop che riguarda tutte le frazioni ad eccezione della frazione alta di Banzano.
Una interruzione che si protrarrà fino alle 06.00 di domani 23 giugno. Insomma quasi ventiquattr’ore senza acqua. “Non è possibile, rilancia De Maio, lasciare una città di quasi ventimila abitanti allo sbando rispetto ad una situazione del genere. Esiste un piano di emergenza per fronteggiare questa situazione. Non stiamo parlando solo dei bisogni della cittadinanza. Ci sono anche le attività commerciali da mandare avanti. Cosa si pensa di fare? Le istituzioni, amministrazione comunale in testa, facciano sentire la loro voce”.
Intanto sui social esplode la rabbia dei cittadini. “Complimenti per l’efficienza della comunicazione, scrive Francesco. Gli allettati, gli esercizi commerciali, i lavoratori tutti ringraziano!”. E la signora Maria: “Secondo voi è normale togliere l’acqua per 24 ore? E chi ha bimbi piccoli a casa? E chi torna stasera da lavoro? Mi spiegate gentilmente come bisogna fare? Dobbiamo trasferirci tutti a Banzano o andare a prendere l’acqua alle sorgenti come faceva mia nonna dopo la guerra?” Il signor Antonello: “L’acqua viene sospesa, ma le bollette? Diciamo pure che è un emergenza (anche se dura costantemente da 3 anni) ma di solito i disservizi vengono risarciti ai contribuenti qua invece si pagano”