Come ogni venerdì, il presidente Vincenzo De Luca ha fatto il punto della situazione sull’emergenza Coronavirus in Campania, in relazione ai primi risultati della Fase-2.
“Abbiamo compiuto un passo in avanti verso la normalità seguendo il modello Campania, che prevede tre obiettivi: riaprire tutto per non richiudere; la tutale della vita delle nostre famiglie e fornire un aiuto alle fasce deboli e alle imprese in difficoltà. Si è capovolto il ruolo delle regioni del Nord e quelle del Sud: da noi si sono visti comportamenti rigorosi, al Nord più ‘ammuina’”.
Quindi De Luca è tornato sulla querelle Stato-Regione Campania: “Abbiamo semplicemente posto dei quesiti, relativi alle riaperture di lunedì scorso e al rapporto tra le regioni e lo Stato. Noi siamo a favore dell’unità a fronte di una frammentazione del territorio italiano. Sosteniamo che debba essere lo Stato a verificare lo stato dell’epidemia. Le regioni hanno salvato l’Italia, ma è lo Stato a decidere per la mobilità interregionale, non le regioni”.
Sulle zone rosse: “Non vogliamo aprire crisi in questo momento storico, ma gli aiuti non possono essere destinati solo alle zone rosse decise dal Governo, tenendo fuori le zone rosse decise dalla Campania. Va modificata questa condizione, aspettiamo risposte in merito”.
Intanto la cassa integrazione, per molti lavoratori, non è ancora arrivata: “Mancano all’appello 40, 50 milioni di euro. Mi sento di rinnovare la solidarietà ai lavoratori del Centro per l’Impiego di Avellino, che è stato oggetto di un attentato grave, ignobile e pericoloso. Mi appello alla Magistratura, trovino questi infami”.