Il segretario provinciale della Cisal Metalmeccanici, Massimo Picone, ha lanciato l’allarme per le precarie condizioni economiche in cui versano due imprese in Irpinia, la Denso e del gruppo FCA.
“Non possiamo che esprimere preoccupazione e sconforto per l’ennesima crisi industriale che si abbatte sull’Irpinia. La mancata riconferma di 30 lavoratori interinali e l’avvio della cassa integrazione per circa 900 unità alla Denso di Pianodardine è una cattiva notizia, che richiede più che mai sforzi congiunti, per individuare soluzioni per arrestare il crollo occupazionale”, ha affermato Picone.
Sulla Denso: “Lo stabilimento della società nipponica finora era stato uno dei punti fermi del tessuto produttivo della provincia di Avellino, avendo garantito stabilità nei livelli occupazionali. Questa svolta negativa, determinata dalla flessione delle commesse del gruppo Fca, che a sua volta perde quote di mercato, apre una nuova delicata vertenza e crea un più che fondato allarme sulla situazione industriale e lavorativa nei nostri territori. La crisi del comparto dell’automotive investe anche altre fabbriche dell’indotto Fiat, come la Lima Sud, sempre a Pianodardine, e la Fib Sud di Nusco, dove si va dall’incremento degli ammortizzatori sociali, alla definitiva chiusura degli impianti”.
In conclusione, Picone sollecita un confronto istituzionale che veda il coinvolgimento, insieme alle parti sociali, del governo nazionale, della Regione e degli enti locali.