Dottoressa morta in piscina alla periferia di Avellino: disposta l’autopsia

Il sostituto procuratore dottor Vincenzo Russo ha disposto l’esame autoptico per chiarire le cause che hanno portato alla morte la donna rinvenuta nella piscina realizzata nel giardino della sua abitazione alla Via Nazionale 36, alla periferia di Avellino, nei pressi dello svincolo che porta alla Variante.

La dottoressa Antonella Bruno aveva compiuto 61 anni lo scorso 3 giugno e svolgeva l’attività di psichiatra con studio nella sua stessa abitazione.

Il cadavere della donna è stato notato sul fondo della piscina da un condomino dello stesso stabile che ha dato immediatamente l’allarme.

Inutili i soccorsi. Sul posto di sono portati gli investigatori della Squadra Mobile della Questura mentre un esame esterno sul cadavere è stato svolto dal medico legale intervenuto sul luogo del rinvenimento.

La notizia ha creato stupore e amarezza tra quanti conoscevano la 61enne psicoterapeuta, molto nota non solo nel capoluogo per la sua attività professionale: ci si interroga sui motivi e le cause che hanno portato al decesso della dottoressa Bruno.

Vengono vagliate varie ipotesi, rispetto alle quali l’autopsia potrà fornire maggiore elementi per gli investigatori.

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