Due chili e mezzo di hashish trovati in campagna. Un albero la ‘cassaforte’ del pusher

I carabinieri ritrovano due chili e mezzo di hashish rinvenuti in aperta campagna. L’ignoto grossista della droga aveva nascosto 25 panetti su un fondo demaniale in un terreno a Grottolella. Foglie e sterpaglie mimetizzavano quell’ingente quantitativo di droga. Chi la possedeva era convinto che nessuno l’avrebbe trovata, che la campagna fosse il posto più sicuro dove custodirla e, all’occorrenza, prelevarla, lontana da occhi indiscreti. Ma così non è stato.

I Carabinieri della Stazione di Montefredane, nell’ambito di specifica attività d’indagine, hanno recuperato quei 25 “mattoncini” marroni prima che l’ignoto proprietario potesse riappropriarsene e commercializzarli. Quei panetti di hashish compresso erano nascosti sotto un albero di alto fusto, circondato da vegetazione incolta: pochi giorni ancora e quei due chili e mezzo di stupefacente sarebbero diventati circa 3.000 dosi per lo spaccio al minuto, fruttando ai criminali oltre 10mila euro. L’albero sotto il quale è stata rinvenuta la droga fungeva da segnale.

La droga è stata sequestrata e, per ora, si procede contro ignoti.

Chi possedeva una quantità simile, evidentemente, aveva il ruolo del grossista che affidava lo spaccio ai pusher. Le indagini dei Carabinieri proseguono per cercare di risalire alla filiera dell’approvvigionamento.

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