Tengo famiglia: due parole per ottenere benevolenza, per giustificare azioni.
Una “frase a effetto”, per indicare la giustificazione di un atto apparentemente scorretto che diventa, come per incanto, limpido.
Possono fare sicuramente riferimento a quella espressione Renato Pizzuti ed Elvira Bianco che sono venuti a mettere su famiglia nelle strutture sanitarie di Avellino, occupando posizioni di vertice.
Lui è da poche settimane giorni il nuovo Direttore Generale del Moscati di Avellino, lei da poche ore la nuova direttrice sanitaria dell’Asl 2 di Avellino.
Non c’erano candidati migliori di loro due, tra i tantissimi irpini, vero?
Due cuori e una capanna, si dice. Ma loro due hanno fatto meglio.
Per Renato Pizzuti ed Elvira Bianco, hanno trovato collocazione in primarie strutture sanitarie, altro che capanna per i loro due cuori.
A celebrare il matrimonio, per i due che sono “compagni” nella vita, è stata l’impareggiabile signora della sanità Maria Morgante.
Niente a che vedere con Maria De Filippi che dà spazio ai giovani in “Amici”.
Qui pure c’entrano gli amici di democristiana memoria ma non sono quelli della tv della leggerezza, dei talk show.
Di mezzo, in questo caso, c’è la sanità irpina, quella che salva la pelle oppure ammazza le persone.
Sicuramente le due figure di alta professionalità scelte per occupare posti di primissimo piano e di altissima retribuzione sono le migliori in assoluto, ma le due nomine destano sicuramente perplessità, anche perchè la recente esperienza della Bianco ad Ischia aveva suscitato polemiche.
Ma quella è una storia che non riguarda la sanità irpina, ora orgogliosa dipotersi fregiare di due figure professionali unite nella vita e nella salute (altrui).
Prima la nomina del napoletano Renato Pizzuti catapultato dal Rummo di Benevento – non senza polemiche – al Moscati di Avellino, una nomina che già aveva fatto discutere.
Ora quella benedetta da Maria Morgante che ha scelto la cosentina Elvira Bianco quale direttore sanitario dell’Asl 2.
Ve bene così: le nomine sono come le sentenze dei giudici, si accettano e non si discutono.
Con buona salute e figli maschi.