Per otto anni non hanno pensato ad altro: alla figuraccia perchè i loro nomi erano finiti sulla bocca di tanta gente, amici che li guardavano con sospetto, non amici che li giudicavano prima che fosse la Giustizia (con la G maiuscola, però) a farlo. (LEGGI QUI)
Li avevano accusati di tutto, non solo di avere organizzato trucchi e trucchetti per spillare soldi alle Assicurazioni che di solito se ne fregano se qualcuno le…frega. Non lo sapevamo ma non è uno scherzo: nei bilanci delle società di assicurazioni c’è una quota percentuale relativa a cose del genere, al pagamento dei sinistri veramente falsi.
Per otto anni hanno atteso la sentenza dopo che, nei mesi immediatamente successivi alla clamorosa notizia, avevano dovuto sottostare ad obblighi di firma, divieti di vario genere, sentirsi umiliati come cittadini in attesa di un giudizio che molti sapevano dovesse concludersi senza conseguenza.
Vallo a spiegare a quelli che puntavano l’indice, però.
Alla fine liberi tutti da accuse e malignità, il Giudice per le udienze preliminari presso il Tribunale di Avellino, dottor Paolo Cassano, ha prosciolto tutti gli imputati. Quelle 42 persone nei confronti delle quali ora arriveranno complimenti, baci e abbracci da amici (pochi quelli veri) ed ex amici, quelle persone per le quali in dieci anni tanti, ma veramente tanti, si sono “azzuppati il pane”, pr dirla in lingua locale e dare l’idea di come funzionano queste cose.