Fatture false, truffe ed usura: chiusura indagini per 28 indagati

Fatture false, truffe, prestiti ad usura. In 28 ora rischiano il processo. La Procura della Repubblica di Avellino ha chiuso le indagini su ventotto persone, tra le quali figurano decine di imprenditori decine di imprenditori di Solofra e Salerno, chiamati a rispondere a vario titolo di usura ed emissione di fatturazioni per operazioni inesistenti al fine di evadere le imposte sui redditi. 

Contestata dalla pubblica accusa anche una truffa da settantamila euro ai danni di un compratore straniero di pelli posta in essere da alcuni degli indagati.

Il procuratore contesta ad alcuni degli indagati anche l’aver prestato denaro con l’applicazione di tassi di interesse del 132% annui. A finire nelle grinfie degli usurai un imprenditore che a fronte di un prestito di poco superiore agli ottomila euro darebbe stato costretto a restituire il mese successivo più di diecimila euro. Ed ancora a fronte di un finanziamento di trentamila euro la vittima sarebbe stata costretta a versare tremila euro al mese di interessi.

Gli inquirenti hanno anche accertato un vincolo associativo tra quattro degli indagati volto a commettere diverse violazioni in materia di tributi.

Questi i nomi degli indagati: Generoso Giaquinto, Gianfranco Grimaldi,  Francesco Vietri e Rocco Ravallese di Solofra, Roberto Guarnaccia di Mercato San Severino, Gerardo Iannone di Mercato San Severino, Alfonso De Maio di Solofra, Giuseppina De Stefano di Solofra, Maria Ricci, Valentino Botta, Nicola Vietri di Solofra, Clelia Strianese, Angelo Scafuro, Anthes Alessandro Belsole, Graziano Walter Ferrante, Nunziante Nastri, Antonio Parrella, Pasquale D’Urso, Antonio Troisi, Giovanni Angelo Gagliardi, Giovanni Capriolo, Anna D’Urso, Roberto Casaburi, Antonio Giordano, Giuseppe Mario Troisi, Gioconda Piccirillo. 

 

SPOT