Fca dice addio al diesel. Una eliminazione graduale su tutti i veicoli per i passeggeri entro il 2021. Lo ha annunciato Sergio Marchionne, ceo di Fca, presentando il piano del gruppo al 2022. Il cambiamento non sarà applicato ai veicoli commerciali leggeri, dove resteranno i motori diesel.
Dal punto di vista della produzione: “Ci aspettiamo che per il 2021-2022 manterremo e aumenteremo la capacità industriale in Europa e in Italia attraverso il mix produttivo dei modelli premium e green”, ha spiegato Marchionne. La capacità produttiva sarà mantenuta e aumentata sia in Europa che in Italia con l’elettrificazione e il lancio di nuovi prodotti dei marchi Premium. Prodotti “che saranno gestiti con la base di produzione in Italia”, ha aggiunto il ceo di Fca al Capital Markets Day. Diversamente, saranno eliminati “i prodotti di massa”, perché non in grado di assorbire i costi elevati dell’elettrificazione e produrre margini.
Una prospettiva, quella dello stop alla produzione di motori diesel, che preoccupa – e tanto – lo stabilimento Fca di Pratola Serra che proprio nel motore diese ha il suo core business. La Fim Cisl: “La decisione di terminare la produzione dei motori diesel per le autovetture entro il 31 dicembre 2021 è determinata dalle limitazioni sul diesel decise nei vari paesi. Questo determina una preoccupazione in particolare per lo stabilimento di Pratola Serra. Sarà indispensabile operare per realizzare una riconversione per mettere in sicurezza l’occupazione dello stabilimento di Avellino. Ribadiamo la nostra ferma posizione a sostegno degli attuali posti di lavoro in FCA di Pratola Serra”.