Foto private rubate e pubblicate su piattaforme porno: coinvolte venti ragazze irpine

Piattaforme che pubblicano foto private di ragazze in costume da bagno, rubate dai profili Facebook e Instagram, per fagocitare le fantasie degli uomini su Telegram, uno dei social più in voga del momento.

Il nome di queste piattaforme è tutto un programma: Bibbia 4.0 e Stupro tua sorella. Inneggiano e istigano alla violenza contro le donne e alla pedofilia, come si legge nell’edizione odierna de Il Mattino.

A finire nella rete anche una ventina di ragazze irpine, mentre ogni settimana in tutta la regione si contano circa 150 denunce.

In provincia di Avellino, la Polizia Postale del Compartimento della Campania è sulle tracce di qualche fruitore abituale della piattaforma.

Il Coronavirus ha peggiorato la situazione, durante il lockdown è cresciuto il numero dei reati di questo tipo. Così come i commenti sotto le foto anche di ragazze minorenni, insulti sessisti, istigazione al femminicidio, pedo-pornografia.

Il modus operandi è lo stesso. Le foto vengono rubate dai profili social delle ragazze e trasformate in contenuti porno. Qualcuna delle vittime se ne accorge, altre invece sono state contattate direttamente dagli agenti di Polizia, riusciti a risalire alle loro identità.

L’operazione della Postale ha coinvolto l’Italia intera, ma ora l’attenzione è rivolta sulla provincia di Avellino.

Addirittura c’è chi arriva a pagare 5000 euro per una foto privata modificata, uno scambio di file che tiene impegnati migliaia di utenti, con il classico revenge porn (la pubblicazione di foto private per vendetta, magari alla fine di un fidanzamento o di un matrimonio) sempre dietro l’angolo.

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