“Tutti i responsabili di quanto accaduto saranno denunciati”, è ciò che il comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri ha sottolineato in merito al funerale in grande stile per il medico-sindaco morto per Coronavirus all’ospedale Moscati di Avellino.
“Per risalire ai presenti, verrà anche utilizzato materiale video e fotografico”, fanno sapere dall’Arma dei Carabinieri che giustifica pure la presenza dell’auto di scorta che precedeva il corteo funebre.
La Procura della Repubblica di Nola indaga sulla vicenda che ha creato indignazione tra quanti non hanno potuto salutare i propri cari estinti e i tantissimi cittadini che rispettano le disposizioni di legge, clamorosamente infrante in questo caso anche da rappresentanti delle istituzioni.
Contro legge
In tempi di coronavirus, sono vietati gli assembramenti e pure i funerali.
Quello svolto per il medico-sindaco Carmine Sommese è invece avvenuto in dispregio delle più elementari norme di sicurezza dettate dalle leggi in materia di prevenzione della diffusione del virus, con la presenza di rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell’ordine.
Un evento che ha creato sconcerto tra i familiari di altri morti per i quali non è stato possibile neppure un saluto, una carezza, molti dei quali trasferiti direttamente ai cimiteri, altri cremati.
Le immagini del funerale affollato hanno fatto il giro del web e sono state proposte anche su siti internet di altri Paesi del mondo.
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Per Carmine Sommese, medico chirurgo presso l’ospedale di Nola e sindaco di Saviano, è stato organizzato un funerale in grande stile per il quale sono divampate polemiche e accuse.
Non è escluso che le persone identificate possano essere messe in quarantena, avendo disatteso alle disposizioni in materia.
COMUNICATO STAMPA DEL PREFETTO
Si informa che, in relazione alla diffusione in data odierna, attraverso il web, di vari video che testimoniano essere avvenute nel Comune di Saviano, nella mattinata, numerose e reiterate violazioni delle disposizioni vigenti per il contenimento della diffusione del virus COVID-19 – salvo l’ulteriore emergere di profili di rilevanza penale, il Prefetto di Napoli, dr. Marco Valentini, ha inviato al Vice Sindaco Carmine Addeo una nota per stigmatizzare fermamente l’accaduto.
Il Prefetto di Napoli ha ricordato che le norme vigenti, da ultimo contenute nel DPCM del 10 aprile scorso, vietano, tra l’altro, ogni forma di assembramento, sospendono le manifestazioni organizzate di qualsiasi natura, nonché le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri.
Viceversa, come appare dalle immagini e come confermato dalla locale Stazione dell’Arma dei Carabinieri, si è verificata una commemorazione organizzata dello scomparso Sindaco Sommese, alla presenza di appartenenti alla polizia municipale e di volontari di protezione civile, con la predisposizione di transenne e altri dispositivi per il contenimento delle persone, in un contesto di inammissibile affollamento nella pubblica strada.
Il Prefetto ha riferito di considerare molto grave l’accaduto, avuto particolare riguardo alla circostanza della presenza del Vice Sindaco con la fascia tricolore, mentre, in un frangente così eccezionale come quello dell’epidemia in atto, migliaia di cittadini italiani, in queste settimane, non hanno potuto celebrare i funerali dei propri cari per non generare, in ottemperanza alle disposizioni vigenti, una situazione di pericolo per la salute pubblica.
Il Prefetto di Napoli si è riservato di valutare quanto accaduto alla luce delle normative vigenti mentre il locale Comando dei Carabinieri sta procedendo agli adempimenti di propria competenza.
I Carabinieri spiegano
Sulla vicenda il comando provinciale dei carabinieri ha puntualizzato diversi aspetti.
Innanzitutto, erano state predisposte sette pattuglie per controllare le vie d’accesso al cimitero cittadino: il timore – visto l’affetto della città per lo scomparso sindaco – è che proprio lì potessero generarsi assembramenti.
È andata però diversamente. Una volta giunti nella cittadina, i conducenti del carro funebre hanno chiesto al comandante della locale stazione dei carabinieri di scortarli nel caso qualcuno volesse avvicinarsi all’auto.
Una volta arrivati in centro, comandante e addetti delle pompe funebri hanno trovato un vero e proprio assedio, con oltre duecento persone ad aspettare il passaggio della salma.
È a quel punto che il comandante ha chiesto alle sette pattuglie di lasciare le vie d’accesso al cimitero e raggiungerlo in centro, ma al loro arrivo la folla si era già dispersa.
Fin qui la spiegazione davvero imbarazzante dell’Arma dei carabinieri, secondo cui sette pattuglie non sono riuscite a raggiungere il centro prima del carro funebre, nè ad evitare l’assembramento.
Lasciamo ai lettori di Irpiniaoggi ogni valutazione e commento e al magistrato competente le severe decisioni da adottare, anche in base alle foto e ai video pubblicati.