Gruppi consiliari in Regione, danno da 2.5 milioni. L’allarme della Corte dei Conti

Gestioni pubbliche in Campania, un quadro sconsolante. Queste le prime anticipazioni, da parte della Corte dei Conti della Campania, in vista dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2018. Gestioni pubbliche che nella nostra regione appaiono “ampiamente permeate da inefficienze, disservizi, sprechi, cattiva organizzazione e corruzione”.

Il presidente della Corte dei Conti della Campania Michael Sciascia parla della necessità di “completare il risanamento della spesa sanitaria”. E sempre in materia di sanità attenzione e vigilanza va posta sui centri di riabilitazione e sulle strutture accreditare “che hanno sottratto nel recente passato enormi risorse mentre continuano ad emergere casi del genere”.

Sciascia invoca rigore rispetto alle partecipate degli enti pubblici. Rigore nella gestione dei consorzi – industriali e di bonifica – che vengono descritti come “appesantimenti poco produttivi delle macchine amministrative e fonte di spese senza controllo”. Nel mirino della Corte dei Conti anche le spese dei gruppi consiliari regionali. Un danno da due milioni e mezzo di euro quello quantificato dalla Corte dei Conti.

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