Gubitosa corteggiato da Berlusconi: stavolta gli consegnerà la maglia 5Stelle?

L’indiscrezione serpeggiava da giorni, dapprima sussurrata dai bene informati, poi confermata dal diretto interessato.

Ebbene si, Silvio Berlusconi sta corteggiando Michele Gubitosa. Politicamente parlando, s’intende.

E’ tutto vero, nonostante le rituali smentite.

Del resto, tra il Cavaliere e l’imprenditore irpin, da un mese eletto deputato del Movimento 5 Stelle, c’è un rapporto che risale ad un paio di anni fa.

Il 28 maggio 2016,  fu dato risalto all’incontro che Gubitosa ebbe all’hotel Vesuvio di Napoli. L’imprenditore irpino riuscì a fare parte del ristretto numero di partecipanti di una cena politica a pagamento (contributo 500 euro).

Ebbe così la possibilità di incontrare il Cavaliere facendosi poi immortalare mentre consegnava – nella sua veste di vice presidente dell’Avellino – una maglia biancoverde al presidente del Milan

“I due hanno dialogato intensamente con scambio di battute”, raccontarono le cronache di quei giorni.

Un nuovo incontro tra Gubitosa e Berlusconi dovrebbe avvenire a breve, attraverso l’abile mediazione di Gianfranco Rotondi: è noto che proprio il navigato parlamentare di Forza Italia abbia invogliato l’imprenditore di Montemiletto a candidarsi con i pentastellati per essere sicuramente eletto e, successivamente, potere dialogare con Berlusconi in una veste diversa, con maggiore potere…contrattuale.

Del resto è nella logica dei fatti e della politica: un  imprenditore non può stare con il movimento dei cittadini, è giusto che stia con un partito liberale, con il partito dei potenti, e quindi con il partito di Berlusconi.

Si tratterebbe, dunque, di un passaggio quasi naturale da non essere assolutamente interpretato quale tradimento.

Siamo nel campo delle ipotesi, ovviamente.

Sempre nella logica delle cose e della politica, in generale, appare stonata qualsiasi presenza imprenditoriale in un Movimento dei cittadini, di cui l’imprenditore non vive le esigenze e quindi ne sconosce le necessità.

E’ certamente a conoscenza, invece, delle logiche imprenditoriali ed è normale che si trovi a proprio agio dall’altra parte del tavolo, per mentalità industriale e politica.

Questo sempre in un discorso generale.

Per cui Gubitosa non andrebbe vilipeso nè criticato se dovesse accettare l’offerta, nè dovrebbe avere rimorsi nel cambiare casacca, considerando la valanga di voti che ha portato al Movimento attraverso la sua candidatura.

Il 38enne imprenditore di Montemiletto è persona giustamente ambiziosa e saprà rivelarsi capace di emergere anche nel mondo della politica, come del resto ha saputo fare in quello del calcio.

All’epoca, praticamente neofita, entrò in punta di piedi fino a ricoprire la carica di presidente dell’Avellino, non solo a titolo onorifico ma con capacità gestionali rilevanti, assumendo pure importanti impegni economici di cui è tuttora chiamato a rispondere.

Nell’edizione odierna del Mattino, a pagina 7, in un articolo dal titolo “Silvio pesca tra i grillini del Sud”, si legge: “Il Cavaliere con ironia ha definito la strategia “adotta un grillino”: “Con noi avranno stipendio pieno”.

E poi, riferendosi alla campagna acquisti dei nuovi deputati, continua: “Beppe Grillo fin dall’inizio non si fidava granché: «Ho messo in conto il tradimento di un eletto M5S su dieci». I neo-eletti che secondo potrebbero aiutare il governo di centrodestra, sarebbero 33, visto che tra Camera e Senato sono stati eletti 331 pentastellati. Il Cavaliere sostiene di aver fatto già la lista e si spinge fino 50 nell’elenco che si è fatto preparare da chi conosce bene gli umori e i curricula degli eletti M5S”.

Si passa poi alla lista di Berlusconi: “I profili riguardano parlamentari come Salvatore Caiata (presidente del Potenza Calcio, espulso dal movimento perché indagato); gli altri finiti fuori da M5S ma eletti con M5S come l’avvocato massone Catello Vitiello; l’imprenditore irpino Michele Gubitosa (di potente famiglia Dc, presidente onorario dell’Avellino Calcio)”.

Seguono altri nomi ancora.

L’articolo poi conclude: “Dunque i nomi, giusti o sbagliati che siano, Berlusconi li ha. E siamo solo all’inizio”.

 

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