Il personale A.I.A.S di Avellino al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “Serve un intervento urgente in favore dei pazienti, dei loro parenti e dei lavoratori dell’A.I.A.S”

La decisione dell’ASL di Avellino che, incurante delle sentenze del TAR e del Consiglio di Stato, persevera nella volontà di dimezzare il budget assegnato al Centro di Riabilitazione A.I.A.S. di via Morelli e SilvaA, sta creando grande preoccupazione.

A cominciare da gennaio 2025 il Centro sarà costre,o ad una riduzione “obbligata” del numero di tra,amen7 giornalieri erogabili che comporterà anche una significa7va riduzione di personale: improvvisamente gli assis77 saranno ogge,o di una “roule,e” che stabilirà chi di loro potrà ricevere ancora terapie e chi non potrà più farlo, perché non vi sarà budget disponibile per i loro tra,amen7. E per quelli dimessi non vi sarà possibilità di accesso in altre stru,ure, in quanto tu,e quelle disponibili sul territorio hanno già saturato la loro disponibilità.

La nostra non vuole essere la protesta dei soli lavoratori, ma un grido di aiuto per tu,e le persone a rischio di perdita dei propri diriE e della propria dignità. Non è acce,abile che solo per miope burocrazia qualifica7 professionis7 debbano essere licenzia7 e ai ci,adini bisognevoli venga negato il diri,o alla salute senza nessun beneficio per la comunità ma solo a discapito di tuE i lavoratori, delle loro famiglie.

Le conseguenze per l’intero territorio della ciGà di Avellino e dei Comuni limitrofi sono, quindi, molto gravi ed onerose. TuGavia, l’ASL di Avellino, sollecitata da diversi tentaAvi di conciliazione – in favore, sopraGuGo, dei numerosi disabili (molA dei quali in età evoluAva), dei loro familiari, dei lavoratori e delle loro famiglie – ha risposto con un fragoroso ed assordante silenzio, dimostrando il disinteresse più assoluto verso la vicenda.

Ecco perché i lavoratori, supportaA da una numerosa delegazione di pazienA e loro familiari, hanno proclamato uno sciopero con sit-in presso l’A.I.A.S. di Avellino, quale ulAmo tentaAvo per scuotere dall’indifferenza le IsAtuzioni responsabili di un’azione tanto scellerata quanto ingiusAficata.

“Ci rivolgiamo al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni affinchè si faccia promotrice della nostra richiesta di ascolto e possano essere garan7te la con7nuità lavora7va e la serenità economica di tu,o il personale oltre che la salvaguardia del diri,o alla salute di tuE i pazien7 afferen7 al Centro A.I.A.S., nel pieno rispe,o dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza)” è l’appello di quanA lunedì 16 dicembre p.v. scenderanno in campo per manifestare, in rappresentanza di una categoria fragile e dimenAcata, quella dei disabili, e di validi professionisA a rischio di licenziamento.

“Vogliamo, quindi, che i massimi rappresentan7 del Governo – dal Ministro per le Disabilità Locatelli al Ministro della Salute Schillaci – sappiano in quale situazione di incertezza e di mancato ascolto si preparano alle imminen7 fes7vità i lavoratori dell’A.I.A.S. e i disabili della ci,à di Avellino, fortemente preoccupa7 per l’assurdo ridimensionamento delle prestazioni riabilita7ve del Centro. Quello della ASL di Avellino è un gesto ignobile anche nei confron7 di una Associazione che ha dimostrato la propria solidità e la capacità di soddisfare una richiesta di prestazioni riabilita7ve maggiore rispe,o al budget assegnato, a fronte di una dotazione organica di professionis7 e di requisi7 stru,urali e tecnologici risponden7 agli standard regionali per l’accreditamento delle stru,ure sanitarie, in conformità alla norma7va vigente”.

Al centro della richiesta, quindi, c’è la rivendicazione di un budget sufficiente a garanAre l’erogazione di un numero di traGamenA riabilitaAvi coerente con la con la capacità operaAva del Centro, così per come (peraltro) riconosciuto dalla stessa ASL.

Firmato:
Delegazione del Personale A.I.A.S. e di PazienA in traGamento/familiari

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