Il Sindaco: “Fate presto, De Cesare e Mauriello decidete se vendere o partire”

Il sindaco è il primo cittadino oltre che il primo tifoso dell’Avellino.

Gianluca Festa ha parlato più che da tifoso che da sindaco durante la conferenza stampa attraverso cui ha toccato vari punti andando poi al nocciolo della questione.

Le soluzioni sono due:

1 – c’è l’offerta ufficiale, (LEGGI QUI) concreta, reale, di un imprenditore che ha intenzione di acquisire la società di calcio: De Cesare e Mauriello decidano se accettare o meno;

2 – se non dovessero accettare l’offerta, possono andare tranquillamente avanti perchè l’Avellino ha la possibilità di spendere fino a due milioni di euro per allestire la squadra, una somma di non poco conto considerando che altre società, nei campionati passati, hanno speso assai meno ottenendo risultati più che dignitosi.

L’importante è che si faccia presto, non c’è tempo da perdere, ha detto pure Gianluca Festa nella sua qualità di primo cittadino e quindi rappresentante della gente di Avellino ma anche di tutta l’Irpinia calcistica, in questo caso.

“Occorre decidere, basta con rinvii e perdite di tempo, occorre massima chiarezza: De Cesare nalla sua qualità di proprietario e Mauriello quale presidente dell’Avellino calcio, spieghino cosa intendono fare. Lo scenario è diverso, rispetto  qualche giorno fa, c’è una offerta reale e questa società gestita dalla Sidigas e rappresentata da Mauriello ha la possibilità, concreta, di passare la mano”

Poi un interrogativo a se stesso e agli altri: “C’è effettivamente la volontà di cedere? No. Allora si vada avanti ma in fretta“.

Il sindaco ha pure rivelato: “I commissari nominati dal giudice fallimentare mi hanno spiegato che la società di calcio ha l’agibilità per l’ordinaria amministrazione, ovvero può stipulare contratti e mettere sotto contratto i tesserati, senza interferire sulle possibilità di spesa della Sidigas. Perciò dipende da loro, dal duo De Cesare-Mauriello, fornire risposte alla piazza assumendosi la responsabilità delle proprie decisioni. Non c’è più tempo da perdere”. 

Poi di nuovo il concetto, in poche parole: “Cedere la società oppure partire immediatamente per la nuova stagione. Ora decidano in fretta, è finito il tempo dei rinvii. La gente, io per primo, non è più disponibile ad accettare atteggiamenti da eterni indecisi”.

Una considerazione finale: fare scomparire l’Avellino, come è stato fatto per il basket, rispetto a una situazione che offre ben due soluzioni, sarebbe un delitto che nessuno perdonerebbe al duo De Cesare-Mauriello.

 

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