Inchiesta al Comune, l’ex vice sindaca Nargi indagata, i legali: “Atto dovuto per contestazioni generiche”

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“Come noto, in data 18 aprile 2024 è stata eseguita una perquisizione nei confronti della dott.ssa Laura Nargi, ex vicesindaco ed assessore del Comune di Avellino, in esecuzione di decreto emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Avellino”.

Così in una nota i legali Luigi Petrillo e Costantino Sabatino.

“La perquisizione si è svolta in un clima di totale serenità, anche in ragione dell’atteggiamento collaborativo offerto dalla dott.ssa Nargi. All’esito delle operazioni, eseguite prima presso l’abitazione e successivamente nell’ufficio del Comune di Avellino in uso all’indagata, sono stati sottoposti a sequestro smartphone e notebook nella disponibilità della destinataria del provvedimento.

Ciò posto, la dott.ssa Nargi ed i suoi difensori intendono chiarire alcune circostanze:

la contestazione provvisoriamente ascritta all’indagata è connotata da caratteri di assoluta genericità, apparendo più propriamente quale atto dovuto in considerazione del ruolo rivestito fino a pochi giorni fa dalla Nargi;
nessun fatto specifico è addebitato all’indagata.
Appare inoltre doveroso sottolineare con dispiacere che già durante le attività di perquisizione, o in ogni caso immediatamente dopo, sono state divulgate immagini e video realizzati all’interno dell’abitazione dell’indagata.

Ciò ha dato la stura a giudizi mediatici sommari ed approssimativi in un momento nel quale non è stata ancora offerta la possibilità alla dott.ssa Nargi, ed ai suoi difensori, di prendere visione degli atti che hanno determinato l’iscrizione della stessa nel registro degli indagati.

Tale circostanza, unita alla ormai consueta divulgazione di atti processuali, oltre ad incidere sulla genuinità delle indagini ancora in corso, appare di notevole gravità, soprattutto in considerazione del ruolo politico ricoperto dall’indagata e nell’imminenza della campagna elettorale.

In conclusione, la dott.ssa Nargi è a disposizione delle autorità inquirenti al fine di fornire ogni chiarimento che possa essere ritenuto utile alle indagini, nella consapevolezza di aver sempre operato nel pieno rispetto delle regole e delle leggi”.

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