Inchiesta Dolce Vita, annullamento bis per il sequestro nei confronti dell’ex sindaco Festa

Tribunale Avellino

Arriva l’annullamento bis del sequestro dei 40mila euro disposto dalla Procura nei confronti dell’ex primo cittadino Gianluca Festa. Ad annullare il provvedimento i magistrati del Tribunale del Riesame per le misure reali di Avellino. Il collegio ha accolto il primo motivo di impugnazione proposto dalla difesa di Festa, rappresentata dall’ avvocato Luigi Petrillo, relativo al ritardo nella fissazione dell’udienza, per cui non dovevano essere calcolati i termini della sospensione feriale. Calcolo errato dunque in quanto all’ex sindaco Festa viene contestata un’ipotesi di associazione a delinquere, reato per il quale non è applicabile la sospensione feriale. Dunque, il Tribunale del Riesame che dopo il primo annullamento, su richiesta della Procura, aveva ribadito il sequestro del denaro, avrebbe dovuto pronunciarsi entro e non oltre il 30 agosto scorso.

Il primo agosto era stato notificato all’ex sindaco – dai militari dell’aliquota di pg della Guardia di Finanza presso la Procura che conducono le indagini insieme ai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino – un secondo decreto di sequestro. Si trattava di un atto d’urgenza disposto dal pm Russo in seguito alla decisione del Tribunale del Riesame per le misure reali di Avellino che aveva dissequestrato una somma di 40mila euro all’ex primo cittadino. La motivazione dell’annullamento era tecnica, ovvero ribadendo la sussistenza della gravità indiziaria sui tre episodi contestati, i giudici della Sezione Feriale del Riesame di Avellino avevano annullato il sequestro per un difetto di motivazione. Non è escluso che il sequestro possa essere riapplicato nelle prossime ore.

Soddisfatto dell’esito giudiziario il legale dell’ex sindaco Gianluca Festa. “In accoglimento della prospettazione della difesa, il Tribunale del Riesame di Avellino ha riconosciuto – afferma l’avvocato Petrillo- che dal momento che al Festa venne contestata, tra l’ altro, l’associazione a delinquere, per tutti i reati che la Procura considera commessi nell’ esercizio delle sue funzioni, ivi comprese le corruzioni, non si applica la sospensione feriale dei termini prevista dalla legge per tutti gli altri reati. Non essendo sopravvenuta nel termine la decisione sulla richiesta di riesame del sequestro, questo è divenuto inefficace. La decisione assunta oggi è rilevante anche perché constata che il termine d’indagine dell’ anno concesso al Pubblico Ministero per le indagini è, nel caso delle corruzioni, dei falsi e delle turbative, scaduto il 31 agosto, essendo il sindaco stato iscritto nel registro delle notizie di reato il 31.08.2023 in mancanza di alcuna richiesta di proroga del termi nel 31.08.2023 in mancanza di alcuna richiesta di proroga del termine”.

Intanto è stato fissato il calendario degli inviti a comparire da parte del pm Fabio Massimo Del Mauro, propedeutici alla richiesta di giudizio immediato al Gip del Tribunale di Avellino, Giulio Argenio, che evita passaggio dell’udienza preliminare.L’ex sindaco è stato convocato il 12 settembre, ma il suo difensore, il penalista Luigi Petrillo, sta valutando se aderire o meno, anche in vista dell’udienza della Corte di Cassazione, fissata il 18 settembre, chiamata a pronunciarsi sulla illegittimità delle intercettazioni che coinvolgono l’ex sindaco e di escludere alcuni capi di imputazione a lui contestati. I primi a comparire davanti al Pm, il 10 settembre, saranno i due vincitori dei concorsi banditi dal comune di Avellino che sarebbero stati manipolati, insieme al genitore di uno dei due.L’architetto Guerriero dovrebbe comparire il 17 settembre mentre il giorno successivo sarà la volta dei tre imprenditori indagati a piede libero per concorso in corruzione.

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