Dopo le pronunce della Cassazione, Carabinieri e Guardia di Finanza, su delega della Procura sono ritornati con assiduità al comune di Avellino, alla ricerca di atti e documenti a sostegno dell’impianto accusatorio dell’inchiesta Dolce Vita. Dalla scorsa settimana le visite dei militari si sono susseguite presso il settore finanze di palazzo di città e la segretaria generale dell’ente. Continue le informazione e gli atti richiesti alla nuova segretaria generale Maria Luisa Dovetto.
Nessun nuovo filone di indagine, anzi i militari hanno richiesto una corposa documentazione e relativa alle accuse all’ex sindaco Gianluca Festa e contenuta nella prima ordinanza di custodia cautelare. Sotto i riflettori degli organi inquirenti ancora una volta la doppia delibera firmata per Rds, le sponsorizzazioni ad Eurochocolate e i concorsi pubblici per funzionario tecnico e vigili urbani.
Acquisizioni che proseguono anche dopo la pronuncia della suprema Corte. I giudici della Corte di Cassazione hanno annullato senza rinvio le ipotesi di reato di depistaggio, corruzione per atti contrari ai doveri, induzione indebita e rivelazione del segreto d’ufficio contestate all’ex sindaco Gianluca Festa. Sentenze che di fatto hanno determinato la scarcerazione di Festa ai domiciliari dal 18 aprile scorso.