Livio Petitto lascia il partito democratico e con ogni probabilità rompe l’idillio mai nato con la maggioranza di governo in consiglio regionale. La decisione di restituire la tessera segue la mancata candidatura di Umberto del Basso de Caro, al quale la segreteria nazionale ha negato un posto sicuro nella lista proporzionale, assicurato invece ai fedelissimi di De Luca.
Al netto delle smentite e delle dichiarazioni di facciata, non è un mistero che l’area del centrosinistra contraria al governatore, più che mai emarginata in questa tornata elettorale, sia già pronta a dare battaglia e ad armarsi per uno scontro politico subito dopo le elezioni e la possibile sconfitta del Pd. Tra i protagonisti di questa resa dei conti vi sono proprio gli ex socialisti De Caro e Carmelo Conte (il cui figlio Federico, esponente di Leu, è stato parimenti escluso dalla competizione).
Resta da capire come andranno in Campania queste elezioni: occorrerà verificare la percentuale di voti che il Pd a trazione De Luca (orfano anche dell’ex europarlamentare e presidente della provincia di Salerno Andria) sarà in grado di raggiungere, ma anche il numero di collegi che il centrosinistra ristretto riuscirà a strappare al centrodestra.
Ieri la defezione di Petitto e la chiara indicazione di voto per il centrodestra di Angelo D’Agostino non sono state buone notizie giunte dall’Irpinia per il Pd e soprattutto per il presidente della regione.