Il Comune di Avellino si accorge di avere 1300 inquilini abusivi

Il quesito è intrigante: non hanno il contratto di locazione ma occupano tranquillamente gli appartamenti del Comune di Avellino. E allora sono abusivi, no? E’ la situazione di cui s’è accorta la VII commissione consiliare: ci sono circa 1300 inquilini che da molti anni, ormai, attendono che la loro posizione venga regolarizzata. Fosse accaduto tra due soggetti privati, sarebbero scattate sanzioni. C’è di mezzo il Comune (proprietario dei locali) e quindi tutto fila liscio.

La legge di stabilità 2016, all’articolo 1 comma 59, ha introdotto l’obbligo per il locatore di provvedere alla registrazione del contratto di affitto entro trenta giorni e di darne documentata comunicazione, entro i successivi sessanta giorni, al conduttore e all’amministratore di condominio, nel rispetto, tra gli altri, degli obblighi di tenuta dell’anagrafe condominiale. L’Agenzia delle Entrate forse ancora non se n’è accorta ma il mancato introito di tasse è notevole. Le sanzioni per mancato pagamento dell’imposta di registro, infatti, sono notevoli: dal 120 al 240% dell’imposta dovuta se la registrazione è effettuata con un ritardo superiore a 30 giorni.

Ma queste indicazioni valgono solo per i cittadini proprietari o anche per gli Enti e i soggetti giuridici proprietari?

Soprattutto viene da chiedersi: perché il Comune è inadempiente, ovvero perché non ha regolarizzato i contratti di locazione con i suoi inquilini? Sconcertante la motivazione: non ci sono soldi per la registrazione. Ah, ma allora che problema c’è? Qualsiasi locatore potrà accampare la stessa scusa: non ho soldi, quindi non pago, facendo marameo all’agenzia delle (zero) entrate.

Di questo s’è parlato durante i lavori della commissione (presidente Francesca Medugno, componenti Carmine Montanile e Francesca Di Iorio) alla presenza dell’assessore Teresa Mele la quale ha garantito che pretende di ricevere una risposta dal Segretario generale entro 10giorni per ricevere le motivazioni ufficiali circa la situazione in atto. “Verificheremo nell’anagrafe quali sono gli abusivi e gli occupanti senza Titolo”, ha tuonato la Mele che ha chiesto pure la verifica “di chi abbia veramente diritto ad occupare gli alloggi”. C’è da scommettere che resteranno parole nel vuoto. Inutile riempirsi la bocca con gli slogan relativi a una ipotetica “battaglia di legalità”. Tra un anno ci sono le elezioni. E sapete quanti voti si contano in 1300 famiglie?

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