Inquinamento ad Avellino: non dipende dalle auto, sforamenti anche con il blocco traffico

La colpe non è degli automobilisti che fanno uso di autovetture con oltre dieci anni di vita.

Quelle autovetture, quasi tutte, hanno regolarmente superato i rigidi controlli infase di revisione, quando vengono controllati in modo serio i dati delle emissioni dei motori.

Il comune di Avellino, imitando il governo centrale, ha scaricato sugli automobilisti le colpe per l’inquinamento atmosferico.

La soluzione più semplice, sicuramente non quella giusta.

Una decisione che fa rumore ma non risolve i problemi reali che è facile individuare: basta un minimo di impegno.

Da una settimana i vigili urbani controllano le autovetture in circolazione sanzionando quelle che appartengono alle categorie “puzzolenti” ovvero le auto a benzina euro 0, 1 e 2 nonchè le diesel euro 0, 1, 2 e 3 ovvero auto nemmeno tanto vecchie.

Ebbene, i dati registrati dalle centraline non lasciano dubbi: gli sforamenti continuano pure in assenza di auto inquinanti in circolazione.

E adesso con chi prendersela?

Occorrerebbe un maggiore impegno per cercare di capire le cause dell’inquinamento atmosferico.

I vigili urbani, ad esempio, oppure il personale del Comune, potrebbero compiere visite negli uffici pubblici, negli stessi uffici comunali per verificare le temperature all’interno dei locali e provvedere ad abbassare i termostati, specialmente in queste giornate non troppo fredde.

Avete fatto un giro negli uffici pubblici in questi giorni? Un caldo da morire, tanto da tenere le finestre aperte.

I termosifoni vanno però a tutta forza, tanto paga l’amministrazione competente.

E poi gli autobus a piazza Kennedy. Chi controlla i loro motori accesi oltre il termine staibilito dall’ordinanza?

Il traffico in città: bloccato continuamente, con produzione di smog anche da parte dei autovetture non ritenute inquinanti.

Le cause vanno cercate altrove, anzichè penalizzare gli automobilisti e quindi le categorie commerciali e professionali che subiscono danni da questo stop che serve a niente.

I sindaci dei comuni limitrofi hanno fatto sapere chiaro e tondo di non volere accordare solidarietà al comune di Avellino.

Vedremo cosa decideranno i commissari prefettizi, dopo essersi resi conto di avere sbagliato il bersaglio.

 

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