BIANCOLINO PRIMA DI JUVENTUS NEXT GEN-AVELLINO – Conferenza stampa alla vigilia di Juventus Next Gen-Avellino per mister Raffaele Biancolino. Si gioca per la decima giornata del Girone C di Serie C. Queste le dichiarazioni del mister biancoverde.
Verso Juventus Next Gen-Avellino, le parole di Raffaele Biancolino
LA PARTITA – «Mi aspetto una partita difficile. Una delle più difficili delle ultime quattro. Non bisogna guardare la classifica, loro vorranno sicuramente far bene in casa. Dobbiamo essere bravi a sfruttare ogni minima occasione».
COME STA MENTALMENTE LA SQUADRA? – «Ci arriviamo bene perché veniamo da ottime prestazioni, al di là dei risultati. Siamo adulti per capire il momento e le insidie della partita di domani. Se guardiamo la classifica e i numeri sembra una partita facile. Ma non lo è. I miei ragazzi lo sanno. Dobbiamo andare a Biella per cercare di fare punti».
IL REINTEGRO DI TRIBUZZI E ROCCA – «Tutti sono in concorrenza. È un duello continuo. Sarò il primo a sbagliare perché tutti hanno qualità e possono giocare ovunque. Settimana prossima rientra anche Armellino e avremo la squadra al completo. Scenderà in campo chi vedrò meglio».
L’APPROCCIO ALLA PARTITA – «L’approccio e il gioco sarà sempre lo stesso. Dobbiamo decidere noi se bisogna correre oppure no. Se attaccare o difendere. Non ci possiamo preoccupare dell’avversario, dobbiamo pensare a noi».
L’IMPATTO DI ENRICI – «Sta bene, come tutti. Questa squadra può esprimere molto di più il proprio calcio».
LE SENSAZIONI DI TORNARE A GIOCARE CONTRO LA JUVE – «Per me è passato. Non ci penso più. Quel Biancolino non c’è più, adesso faccio un altro lavoro. All’epoca ci rimasi male, ma è meglio pensare al presente».
LA POSIZIONE DI TRIBUZZI – «Può fare la mezzala, il quinto, la seconda punta. L’ha fatto a Frosinone. Alessio ha qualità e il ruolo se lo troverà lui».
LA JUVENTUS NEXT GEN – «Mi aspetto qualcosa di diverso rispetto alle ultime partite. Sono una squadra spensierata, con tanti giovani. Noi dobbiamo essere bravi ad essere concreti».
L’ALTERNANZA FRASCATORE/LIOTTI – «Paolo ha meno spinta, è più difensore. Liotti spinge tanto. Ha gamba, arriva sul fondo. In quel momento mi serviva un calciatore di copertura».
IL MOMENTO DI D’AUSILIO E DI GORI – «Ho parlato con entrambi. Michele è un ragazzo intelligente. Sa che adesso tutti parlano di lui. Deve stare concentrato e fare cose semplici. Gabriele sa la stima che nutro per lui. Deve farsi trovare pronto».
LE SQUADRE B – «Non so se siano utili. Sono utili se si fanno le cose giuste, se giocano calciatori con qualità. Non sono utili se hanno altri scopi. Di certo tolgono qualcosa a squadre di Serie D che vorrebbero salire in C».
BIANCOLINO ALLENATORE – «Non ho mai voluto fare l’allenatore. Quando giocavo pensavo a tutt’altro. Vedevo l’allenatore come una figura di scontro. Quando si cresce ci si rende conto che è una figura che piace. Grazie all’Avellino ho capito che davvero mi piace questo mestiere. In carriera ho avuto tanti allenatori, da cui ho preso spunto. Mi piace molto il gioco di Spalletti».
GLI OLTRE MILLE BIANCOVERDI A BIELLA – «Non vediamo l’ora di farli sentire orgogliosi di questa squadra e di questa maglia».
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