La festa è finita

In attesa degli sviluppi delle tante (quante?) indagini aperte dalla Procura della repubblica sull’operato dell’amministrazione comunale, gli effetti politici sulla città sono già arrivati molto più velocemente delle sentenze della magistratura. Gianluca Festa dichiara serenità e fiducia nell’esito della vicenda, ma da molti viene già considerato privo di ogni tipo di legittimazione, in parole povere un ex sindaco. Non che Festa abbia rinunciato a ricandidarsi, anzi. Ma in attesa di probabili nuovi sviluppi giudiziari chi oggi come oggi è disposto a riempire le file delle sue liste, senza contare che da tempo anche la sua maggioranza in consiglio è oramai risicatissima, tanto che non si è riusciti nemmeno a conferire le cittadinanze onorarie annunciate? Con il diffondersi delle operazioni di polizia giudiziaria, dagli interrogatori alle perquisizioni in Comune, in poche ore il sindaco – che nulla ha ancora detto e spiegato sul perché ad esempio una dirigente del Comune abbia avuto una simile concentrazione di deleghe, e sul perché abbia avuto rapporti con un consigliere di maggioranza-  ha perso il sostegno tacito del centrodestra, che ora deve trovare un candidato per provare davvero a vincere le elezioni, e quello di quei democratici e di quei  grillini (sì, i grillini) che con il sindaco hanno dialogato, trattato e stretto accordi (vedi vicenda Alto Calore, consorzio universitario, Provincia di Avellino). Meglio soprattutto per i “democratici per Festa” provare in queste ore a fare finta di nulla rispetto all’amicizia con il sindaco dato per  cadente se non già caduto, come dimostra il sostegno che l’area di riferimento dell’ex senatore Enzo De Luca alla candidatura a sindaco di Antonio Gengaro, il quale già nelle prossime ore potrebbe ricevere il via libera ufficiale direttamente delle sedi romane del Partito democratico e del Movimento cinque stelle.

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