Landolfi, Vignola: “Asl sta trasferendo arredi ed attrezzature dall’ospedale”

"Landolfi", foto di gruppo

Ospedale Landolfi, il sindaco Michele Vignola scrive al Commissario straordinario per la sanità campana Vincenzo De Luca. “Da fonti ospedaliere, scrive Vignola, ho avuto notizia che la direzione sanitaria dell’ASL Avellino, ha disposto il trasferimento di alcune attrezzature ed arredi, dal presidio ospedaliero di Solofra a quello di Sant’Angelo dei Lombardi. Si tratta di attrezzature di particolare valore d’uso ed economicamente costose, quali l’urodinamica ed il Pelveen care, entrambe complete di lettino paziente, oltre agli arredi a supporto del collegamento paziente-macchina”.

Ed ancora. “Notizie giornalistiche attribuiscono alla ‘Regione’, non meglio specificata, l’appoggio e la condivisione dell’operato del direttore generale Morgante rispetto al presidio ospedaliero Landolfi. Altre fonti giornalistiche rendono noto, poi, come la dottoressa Morgante abbia attribuito all’avvocato Postiglione il pieno sostegno alla sua azione. Tralasciando la considerazione che la stessa fonte giornalistica chiarisce che la riunione nel corso della quale si sarebbe registrata la posizione della Regione, si è svolta alla presenza di soggetti che, per il loro ruolo, ovviamente, non possono essere interessati a tutelare l’offerta di sanità del comprensorio solofrano; mancavano, perciò, in tale riunione, i rappresentanti controinteressati. E, d’altra parte, i soggetti presenti alla riunione, di certo, non possono essere definiti ‘la Regione’. E ciò, perché tale ruolo spetta e va riconosciuto, esclusivamente, al destinatario della presente, quale Presidente della Regione e quale Commissario alla sanità”.

“Entrando nel merito della vicenda, appare palese che lo spostamento di attrezzature impoverisce il presidio di Solofra, e minaccia la corretta attuazione dei principi e dei dettami del decreto n° 29/2018 di codesto Commissario. E’ di tutta evidenza, poi, che il medesimo decreto, nello stabilire che, entro il termine del 30 settembre 2018, l’ASL deve redigere il nuovo Atto Aziendale, introduce un temine finale, e tale termine non può, di certo, essere strumentalizzato per realizzare la sostanziale elusione dell’obbligo di adottarlo entro termini ragionevoli, posponendone l’adozione all’ultimo momento, per dare attuazione, invece, ad un Atto Aziendale che, di fatto, non ha più alcun valore concreto. La stessa dottoressa Morgante, nell’Atto Aziendale che ha sottoscritto, riconosce allo stesso la natura di strumento di programmazione. Quindi non si comprende come possa darsi attuazione ad uno strumento che programma in una direzione sbagliata, in quanto ormai superata”.

“E’ di tutta evidenza, quindi, la natura strumentale e dannosa degli atti adottati, da chiunque, in dispregio alla logica ed al diritto. Dispregio, che configura, tra l’altro, un comportamento che abusa del proprio ufficio, quando non determina una sostanziale interruzione del servizio sanitario, e rischia di cagionare danni contabili alla Amministrazione di appartenenza, la quale viene richiesta di sostenere spese inutili ed illogiche. Chiedo al Commissario ad Acta per l’Attuazione del Piano di Rientro dai Disavanzi del S.S.R. Campano, anche nella Sua qualità di Presidente della Giunta Regionale della Campania, di intervenire, con assoluta immediatezza, per imporre il rispetto degli inderogabili obblighi posti in capo a tutti i soggetti coinvolti nel processo di accorpamento del Presidio Ospedaliero ‘A. Landolfi’ di Solofra all’Azienda Ospedaliera ‘G. Moscati’ di Avellino, in ossequio al decreto commissariale n. 29 del 19.4.2018″.

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