Liceo Mancini ad Avellino, i genitori scrivono al Gip del Tribunale di Avellino, Vincenzo Landolfi. “Come apprendiamo dagli articoli riportati dagli organi di stampa, si legge nella nota, il CTU ingegnere Perlingieri, ha presentato nuova istanza di proroga di 60 giorni rispetto al termine previsto del 4/07 u.s., per la consegna dell’elaborato tecnico conclusivo all’esito del mandato conferitogli, teso all’accertamento delle condizioni di sicurezza dell’edificio in oggetto sede del Liceo Scientifico “P.S. Mancini”. È utile ricordare che dopo circa 20 gg. di sospensione delle attività̀ didattiche dal giorno del sequestro, le lezioni sono riprese in un contesto di totale emergenza il giorno 22/11 u.s. con orario esclusivamente pomeridiano (dalle 13,30 in poi) e con classi ripartite su ben quattro distinti edifici scolastici. L’attività scolastica è ripresa poi in orario antimeridiano solo il 15/02 u.s. con la ricollocazione degli studenti su 6 diverse sedi disseminate sull’intera città ed in condizioni didattiche (totale assenza di strumentazione informatica e di laboratori) e logistiche assolutamente disagiate ed inadeguate a poter svolgere un programma formativo appena sufficiente rispetto alla scuola frequentata e alle relative originarie aspettative riposte dagli iscritti”.
“Pur essendo consapevoli dell’estrema delicatezza che la questione riveste, ci appelliamo a tutti i soggetti istituzionali coinvolti, affinché non ci siano, nei limiti del possibile e compatibilmente con la necessità di avere un quadro definitivo e certo sullo stato della sicurezza dell’edificio in oggetto, ulteriori ritardi nella calendarizzazione della prossima udienza e quindi dell’espressione degli organi giudicanti preposti. Il malaugurato differimento dell’udienza in concomitanza dell’inizio del prossimo anno scolastico indurrebbe certamente notevoli problemi organizzativi, in quanto potrebbe comportare una serie di spostamenti di altre scuole superiori nell’ottica di garantire una sede unica alternativa per il Liceo Scientifico P.S. Mancini per inizio anno, soluzione assolutamente necessaria ed improcrastinabile per poter affrontare un nuovo anno scolastico diverso da quello appena trascorso”.
“Infatti in tale scenario qualora la perizia possa fornire elementi favorevoli ad una ipotesi di riutilizzo in sicurezza, e quindi di dissequestro, dell’edificio scolastico di via De Concilii, di fatto sarà impossibile il ritorno su tale sede tenuto conto che tale frangente coinciderà con l’inizio delle scuole e con la oramai avvenuta pianificazione da parte della Provincia dell’assetto complessivo di tutte le sedi scolastiche cittadine. Ci appelliamo ancora una volta alla sensibilità̀, al senso di responsabilità̀ e alla ragionevolezza di tutti i soggetti in campo, nessuno escluso, affinché si comprimano i tempi allo stretto indispensabile per giungere quanto prima possibile ad una conclusione, qualunque essa sia, che possa far traguardare l’inizio del prossimo anno con un minimo di fiducia e serenità. È un atto dovuto verso i nostri figli, la credibilità̀ delle istituzioni e per il futuro di questa città”.