Liceo “Mancini, la dirigente scrive agli studenti: “Ora ricostruiamo la nostra comunità”

La dirigente del liceo “Mancini”, Nicolina Silvana Agnes, scrive agli studenti: “Cari studenti, c’è un tempo per piangere, un tempo per protestare, un tempo per rimboccarsi le maniche e andare avanti. Al momento, anche senza rinunciare ad offrire il vostro contributo per la soluzione migliore del nostro problema, è tempo di operare all’interno degli spazi che vi sono stati assegnati, accettandoli anche se in una prospettiva di provvisorietà. Sono profondamente amareggiata per le difficoltà che state vivendo ma posso dirvi che, con un carico di responsabilità di gran lunga maggiore, sono anche le stesse che vivono docenti, dirigente e personale Ata. Ancor di più sono desolata per non avere risposte a breve termine per i problemi che voi e i vostri genitori mi avete sottoposto ma sapete anche che continuano i confronti con i nostri interlocutori, istituzionali e non”.

“Ma veniamo allo scopo di questa mia Nota. Le Scuole che ci ospitano ci hanno accolto con disponibilità e cortesia, i loro Dirigenti si sono messi a disposizione per consentirci di riprendere le lezioni; ora il minimo che possiamo fare è comportarci correttamente, con attenzione maggiore di quella normalmente usata nella nostra Scuola, rispettando con cura  le loro suppellettili e i loro ambienti, perché la mattina successiva serviranno per altri studenti. Dovete rispettare l’orario di ingresso per accedere ai locali ed entrare senza accalcarvi, seguendo le indicazioni dei responsabili di plesso e dei collaboratori scolastici”.

In definitiva dovete rispettare scrupolosamente il vostro Regolamento, il Patto di corresponsabilità, nonché il Regolamento della Scuola che vi ospita, dando prova di educazione e di maturità. Lo scopo di questa Nota non è quello di ricordarvi che per eventuali trasgressori saranno inevitabili le conseguenze ma quello di ricostituire il clima delle nostre conversazioni in presidenza o davanti al distributore di caffè, condividendo con voi che rispettare le regole, oltre che segno di civiltà, è un fattore che crea comunità, armonia e benessere per tutti. Ricordatevi anche quante volte abbiamo sottolineato in varie occasioni il concetto di cittadinanza attiva: non basta più rispettare individualmente le regole ma occorre farsi promotori del loro rispetto presso la comunità. Del resto tutti voi avete anche la responsabilità di rendere decorosi e accoglienti gli spazi utilizzati. Con l’augurio che le nostre speranze si realizzino vi abbraccio tutti”.

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