Queste invece le dichiarazioni dell’Avvocato Eduardo Chiacchio in seguito all’udienza:“Mi sono appellato ad una decisione del 28 marzo del Collegio di Garanzia del Coni per la quale tutti i termini dei codici di giustizia sportiva sono da considerare perentori. E’ vero che si tratta di una decisione riguardante un ricorso della federazione italiana tennis , ma non conta quel particolare caso. Contano i principi che sono espressi nella sentenza. Le motivazioni. Per cui siamo convinti che quella eccezione vada accolta, che il deferimento debba essere dichiarato improcedibile e quindi di fatto i deferiti tutti prosciolti, compreso l’Avellino. Ed in quel caso i punti sarebbero zero”.
Poi ancora: “Il presidente Taccone ne uscirà pulito, conosciamo tutti il suo rigore morale, ma nel caso in cui venisse condannato un calciatore dell’Avellino per illecito sportivo, la penalizzazione per la società arriverebbe sicuramente. Inutile girarci intorno. Una penalizzazione che sarà sicuramente inferiore ai sette punti, perché se riusciremo ad ottenere il proscioglimento per una partita (Avellino-Reggina 3-0, ndr), verrebbe dimezzata la punizione. Ai tifosi cosa dico? Che abbiamo fatto il massimo, oramai anche io mi sento irpino di adozione. Questa è l’udienza numero 44 in cui difendo l’Avellino ed i suoi tesserati, nel giro di 18 mesi per cui il legame è indissolubile”.
L’asso calato dal legale dell’Avellino ha sicuramente preso in contropiede la Procura Federale e sarà vagliato dai giudici. Se il vizio di forma presentato dall’avvocato Chiacchio dovesse essere accolto allora tutti i deferimenti risulterebbero nulli. In caso contrario si arriveràalla sentenza, attesa a metà della prossima settimana. La settimana di Passione è cominciata.