I finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Ariano Irpino hanno concluso una complessa e prolungata attività di indagine che ha portato all’esecuzione di un provvedimento di avviso di conclusione delle indagini, ex art. 415 bis c.p.p., nei confronti di 7 persone per associazione a delinquere finalizzata alla truffa.
L’investigazione, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Foggia Dott. Alessio Marangelli, ha permesso di delineare una maxi truffa nel settore delle energie rinnovabili per oltre 7 milioni di euro perpetrata da una società di capitali nei confronti di oltre 250 persone.
Attraverso un capillare e ben strutturato sistema pubblicitario, la società sponsorizzava la costituzione di impianti eolici come ottimo investimento per il futuro. Le vittime si trovavano pertanto a versare i risparmi di una vita nella costituzione di una miriade di società satellite della principale, divenendone soci.
Attraverso gli accertamenti bancari le Fiamme Gialle sono riuscite a riscostruire il meccanismo della truffa: i fondi versati dai soci investitori – vittime del meccanismo fraudolento – nel giro di pochi giorni, venivano distratti e fatti confluire nelle tasche dei reali gestori della società cardine.
Nel disperdere i fondi delle varie società satellite infatti, i truffatori facevano confluire il capitale investito dai malcapitati nei conti della società cardine prima e nei loro personali poi (ovvero nei conti delle società e/o delle ditte individuali a loro riconducibili).
Contestualmente alla movimentazione finanziaria, la società incaricata della realizzazione delle pale eoliche, mai avvenuta, emetteva fatture di acconto alle varie società committenti – documentazione ritenuta falsa in fase di indagine e strumentale a fornire mera giustificazione contabile allo spossessamento delle risorse finanziarie sottratte ai soci. In alternativa alle fatture di acconto, i versamenti di denaro venivano eseguiti dalle società satellite ad ulteriori società gestite dai truffatori non come operazioni commerciali, bensì come conferimento soci e, pertanto, senza l’emissione di fattura.