Stemma e gonfalone: così non va. Lo sostengono i consiglieri comunali di Montemiletto, Simone D’Anna e Massimiliano Minichiello, che sottolineano: “Il comune ha sempre utilizzato una miriade di emblemi araldici dai modelli a dir poco incerti e con figure un pò peregrine, e spesso nelle narrazioni documentarie: è il caso ad esempio dello Statuto comunale, lo stemma dell’Ente viene sistematicamente travisato”.
“Sulla delicata questione – proseguono i due consiglieri – abbiamo investito l’Ufficio del Cerimoniale di Stato e per le Onorificenze presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri il quale a quanto pare ha anche condiviso tutti i dubbi sulla reale veridicità dello stemma in questione. A parere dell’autorevole Ufficio, quindi, il Comune di Montemiletto dovrebbe richiedere l’ANNULLAMENTO dei due DECRETI riguardanti lo Stemma e il Gonfalone e chiedere nuovamente sempre allo stesso Ufficio che gli venga concesso il VERITIERO E CORRETTO “stemma storico” nel tentativo speriamo non vano di porre un rimedio ad una incresciosa e imbarazzante situazione. Nel frattempo lo stesso Ufficio ha anche inviato al Comune tre serie di stemmi, con circa 40 varianti cromatiche, approntati appositamente per Montemiletto con le varie possibilità che loro ci prospettano.
L’altra soluzione, a nostro avviso molto meno nobile è quella di far finta di niente e magari continuare a IGNORARE non solo il problema ma anche la massima AUTORITA’ dello STATO restando impassibili di fronte all’invito di uniformare le nostre rappresentazioni araldiche e di porre fine all’utilizzo di una miriade di simboli, compresi quelli “PATACCA” che nulla hanno a che vedere con la storia del nostro paese “nell’illusione collettiva” che siamo un “grande paese” dove la STORIA e di CULTURA vengono sempre salvaguardati”.
Sicuramente in un paese come Montemiletto i problemi non mancano ma questo dello stemma e del gonfalone riveste particolare importanza, almeno secondo i due consiglieri.