Nuova aggressione a un agente di polizia penitenziaria: “Adesso basta, non c’è tutela”

Ennesima aggressione nel carcere avellinese ai danni di un agente di polizia penitenziaria  che é stato trasportato al locale nosocomio per le cure del caso, dopo esser stato colpito a pugni da un detenuto. La situazione è ormai insostenibile,non vi è tutela per il personale impegnato nei servizi quotidianamente. Una situazione che deve fare riflettere e che chiama in causa l’organizzazione interna e generale della struttura, in particolare la direzione del Carcere avellinese.

Il delegato provinciale Iovine Giuseppe  ed il Dirigente Nazionale dott. Maurizio Russo hanno dichiarato: “Ormai sembra un bollettino di guerra, ogni giorno negli istituti penitenziari si assiste inermi alle aggressioni ai danni dei  colleghi e delle colleghe che operano nelle carceri in totale abbandono, senza tutela e con i minimi standard di sicurezza. Il personale è stressato, sfiduciato, abbandonato dalle stato e dalle istituzioni che dovrebbero garantirne l’incolumità,  dare protezione  e sicurezza”.

Il lunghissimo comunicato prosegue con una serie di considerazioni che, sinceramente, servono a poco: in questi casi occorrono i fatti, le parole sono ormai superate e inutili. C’è in ballo la vita e l’integrità fisica di persone che svolgono questo lavoro per poco più di un migliaio di euro al mese e non possono rischiare il peggio, compiendo il proprio dovere, senza il reale supporto organizzativo. E’ questo quanto dovrebbero dire le organizzazioni sindacali alla direzione generale e locale.

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