Nuovo decesso dalle Case di Riposo eterno: oggi è il terzo per Coronavirus

Un’altra vittima tra gli ospiti delle case di riposo irpine da definire di “riposo eterno” considerando il numero di morti che si stanno registrando.

Presso l’ospedale Sant’Ottone Frangipane di Ariano Irpino è morta una nonnina di 88 anni.

Era tra gli ospiti del Centro Minerva di Ariano Irpino dal quale era stata trasferita, finalmente, presso l’ospedale insieme ad altri pazienti che si trovavano nella stessa casa di riposo.

Stamattina avevamo dato conto della morte di un 68enne residente a Ospedaletto d’Alpinolo, che era ricoverato al Moscati di Avellino dallo scorso 3 aprile. E pure della morte di un’altra donna che era ospita presso una casa di riposo, quella di Flumeri.

LEGGI QUI – Gli altri morti per Covid-19 del giorno 9 aprile

La donna deceduta aveva 76 anni ed era residente a Melito Irpino. 

Con il decesso della donna di 88 anni il conto dei morti per Coronavirus arriva a 42 ma si tratta, purtroppo, di un dato parziale.

Luoghi sicuri

Per le morti registrate in alcune case di riposo (eterno) del nord Italia, si sono già attivate le Procure della Repubblica competenti per territorio, sequestrando documentazioni e atti relative agli anziani ospitati in quelle strutture.

Luoghi chiusi, potenzialmente sicuri, dove mai avrebbe dovuto entrare il virus. Un pò come le carceri.

Tutto questo se non vi fossero stati contatti esterni sotto forma di visita di parenti e presenza di personale residente in zone particolarmente a rischio.

Sono state attuate le procedure dettate da un minimo di prudenza e buonsenso?

In alcune strutture irpine la situazione è stata gestita con la massima competenza ed attenzione, con risultati soddisfacenti, nel senso che il virus è stato tenuto fuori da gran parte delle residenze sanitarie.

Non è stato così per altre strutture. Con il risultato di una conta continua dei decessi.

Quegli anziani indifesi e dalle condizioni di salute precarie, ora li hanno portati in ospedale, ritenendo di avere così risolto ogni problema.

Il rimedio potrebbe rivelarsi peggio del male.

Indagini Procure

Si sapeva che il virus avrebbe trovato ventre molle nelle struttura in cui vivono persone di una certa età, magari affette da varie patologie e per questo da gestire con la massima attenzione, per evitare quel contagio che è penetrato con particolare facilità in talune case di riposo irpine.

Adesso c’è il rischio che i nonnini se ne vadano uno dopo l’altro, ora che sono stati trasferiti nell’ospedale che conta 2 persone in terapia intensiva e 45 soggetti positivi nel reparto di medicina Covid.

Speriamo bene ma il rischio è altissimo.

I magistrati vogliono capire se l’affermazione fatta da Papa Francesco si reale: “Trattiamo gli anziani come uno scarto”, ha osservato il Capo della Chiesa cattolica.

Per quanto registrato nelle case di riposo (eterno) della provincia di Avellino potrebbero a breve attivarsi le Procure di Benevento e Avellino, per i territori di rispettiva competenza.

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