Quale giorno migliore per pubblicare la determina con l’esito della conferenza dei servizi per la realizzazione del nuovo stadio?
Il 16 agosto, ovviamente, quello in cui la gente è distratta e pensa a divertirsi e non tutti sono attenti nel seguire le vicende dell’amministrazione comunale.
Non tutti, però, sono distratti dalle vacanze: quando c’è di mezzo un affare del genere, è necessario essere attenti.
In realtà l’atto pubblicato ieri (potete leggerlo in coda all’articolo), reca la data del 12 agosto ed è relativo a Servizi Preliminari per la valutazione della Proposta di riqualificazione dello Stadio Partenio Lombardi, ai sensi della L. n. 147 del 27/12/2013 art. 1 comma 4.
Nuovo stadio
Il progetto riguarda la realizzazione del nuovo stadio: un elaborato firmato dall’architetto Gino Zavanella che, dopo quattro sedute della conferenza dei servizi, ha ottenuto il parere positivo di tutti gli enti chiamati ad intervenire.
Dubbi e interrogativi, interpretazioni e coincidenze, a quanto pare, si adombrano su un progetto dal notevole impegno finanziario che potrebbe ricadere su tutti i cittadini di Avellino.
Il consigliere comunale Nicola Giordano, che è ingegnere e quindi anche esperto in materia, ha posto alcuni quesiti su cui sarà bene riflettere, quando il consiglio comunale sarà chiamato ad esprimersi in materia.
Oltre che scongiurare rischi di carattere giudiziario, anche per non rischiare che l’opera divenga come il tunnel, il castello, la metropolitana leggera e tante altre opere incompiute che sono costate soldi e disagio, oltre che figuracce a chi ha amministrato in passato – ed attualmente – le sorti del capoluogo.
E l’allegato?
Interventi potrebbero esserci da parte della magistratura ordinaria e di quella contabile nel caso dovessero emergere problemi legati a pareri che al momento non appaiono abbastanza chiari, tanto da fare emergere diversi interrogativi su cui riflettere con attenzione.
Nella determina pubblicata sul sito del Comune si parla di un allegato, ad esempio. Ma l’allegato non c’è. (vedi in fondo all’articolo)
Nicola Giordano ha posto una serie di considerazioni e quesiti che qui di seguito proponiamo.
L’ingegnere parte dalle tre condizioni il Comune di Avellino deve garantire per il Project financing
- Esenzione totale per la Società US Avellino dal pagamento degli oneri di urbanizzazioni:
- Esenzione totale per la Società US Avellino dal pagamento delle imposte dirette delle imposte indirette sul bene (IMU e TARI);
- Concessione non onerosa del diritto di superficie relativo all’area di pertinenza delle Stadio per la durata di 90 anni.
Lo stesso consigliere comunale fa notare che “il consulente nominato dal Comune di Avellino, prof. Fabio Amatucci, valutando esclusivamente gli aspetti finanziari senza entrare nel merito della legittimità giuridica, reputa le predette condizioni necessarie per la sostenibilità economica dell’operazione.
Interrogativi e dubbi
A questo punto, sempre secondo l’ingegnere Nicola Giordano, è necessario fare alcune domande al Sindaco Gianluca Festa e all’intero consiglio comunale che sarà chiamato a esprimersi sull’opera da realizzare e sulla quale si stanno accendendo molti riflettori.
1 – Può un Comune in pre-dissesto rinunciare al pagamento degli oneri di urbanizzazione?
2 – Può un Comune in pre-dissesto rinunciare al pagamento del diritto di superficie?
3 – Può un Comune in pre-dissesto al rinunciare al pagamento delle imposte indirette IMU e TASI?
4 – Può il Comune di Avellino esonerare il proponente dal pagamento dell’IMU sulla parte sportiva anche per la parte del tributo di competenza statale?
5 – Può il Comune di Avellino firmare una convenzione per la durata di 90 anni, quando la norma prevede che la durata della convenzione non può essere superiore al periodo di tempo necessario al recupero dell’investimento che il proponente con Piano Finanziario fissa in 20 anni?
6 – Può il Comune di Avellino concedere in diritto di superficie anche il parcheggio dello Stadio a servizi anche delle altre attrezzature sportive, come il Palazzetto e la Piscina?
Ciò detto, il consigliere Giordano conclude affermando che “i Project Financing sono strumenti efficaci per realizzare servizi ai cittadini. Utilizziamoli in maniera chiara e trasparente evitando FORZATURE e SILENZI imbarazzanti Codice degli appalti“.
Ed aggiunge una significativa considerazione: “Gli affari si fanno in due – sintetizza Nicola Giordano – se a guadagnarci è solo uno allora non sono buoni affari”.
Codice appalti
Sullo stesso argomento si registra l’intervento di Armida Tino che vanta una notevole esperienza in materia, per essere stata a lungo assessore comunale ad Avellino.
Scrive Armina Tino, riferendosi ai lavori svolti dai componenti della conferenza dei servizi per la realizzazione del nuovo stadio:
Sono cose da santo ufficio perché partono da un erroneo presupposti che la Società di calcio possa, allo stato, vantare diritti su area dello stadio e su quelle pertinenziali che non sono tali perché sono di interesse collettivo in quanto parcheggi afferenti un intera lottizzazione privata la casa nel parco e una grande lottizzazione PEEP più altre infrastrutture realizzate come piscina e palazzetto dello Sport né il progetto lascia intravedere soluzioni di pubblico interesse.
Non so se Amatucci ha chiaro che esiste un Codice degli appalti in cui si stabiliscono i criteri del partenariato pubblico privato e che il criterio adottato nello specifico è superato da leggi e norme che rendono i partners di una impresa compartecipi di uno stesso progetto certamente non considerano il Comune parte soccombente ma attiva del pari del privato.
Alla fine spunta pure un problema di traffico di influenze e non mi pare sia accettabile ricordiamo che per tale reato ci sono in corso processo eccellenti.
Tutto ciò che scrivo è solo una piccola parte di ciò che è pertanto state con le antenne drizzate è più che un obbligo.
La storia di cessione per i 90 anni è in relazione a i criteri usati per cimiteri e case popolari ma nel caso specifico esistono pagamenti che manco sono ventilato e cessioni di suoli pubblici non asserviti già a interessi collettivi che verrebbero disattesi in funzione di un privato cui viene già concessa senza valutazione stima e relazione di UTE un edificio pubblico di proprietà della città dei cittadini non dei club e tanto meno della società.
Veramente ogni principio giuridico e di interesse collettivo è sottovalutato? E alla luce di cosa? La società chi la garantisce?
Quale magistrato si assume onere di una condizione così ibrida in cui si può intravedere ben altro?
Se siamo matti meglio che ANAC intervenga subito e mi aspetto che anche in tal caso gli ordini professionali facciano la loro parte.
Il dibattito è aperto: Irpiniaoggi è sempre disponibile ad ospitare pareri e interpretazioni, nell’interesse dei cittadini di Avellino.