Rocca SAn Felice – Un voto per sostenere il progetto presentato dalla Fondazione di Comunità “Officina Solidale Onlus”; un voto per ridisegnare l’idea di disabilità. C’è tempo fino al 31 marzo per dare un sostegno all’affiatato gruppo di volontarie di “Officina Solidale Onlus” da anni impegnate ad offrire sempre nuove opportunità di sostegno economico e sociale ai più svantaggiati delle comunità altirpine; a garantire la possibilità di pari dignità a persone fragili; ad assicurargli reali possibilità di inserimento nel mondo lavorativo e sociale. Basta iscriversi alla piattaforma: https://community-
fund-italia.aviva.com/voting/progetto/schedaprogetto/16- 1048 e votare il progetto “Piccoli Grandi Artisti” del “Centro Giada” di Rocca San Felice per rendere più reale il sogno.
La parola chiave del concorso promosso dalla “Community Found Aviva” è: Solidarietà. “Il voto dato al nostro progetto – spiega la dott.ssa Antonietta Ciotta- è per una giusta causa. In pochi giorni abbiamo già ottenuto oltre 1200 adesioni e questo per noi è un importante segnale di stima e affetto e la più grande ricompensa al nostro lavoro. La nostra Fondazione “Officina Solidale Onlus” dal 2011 è attiva nel sociale e le opere di solidarietà insieme alla ricerca di finanziamenti sono il più grande strumento che abbiamo per continuare ad esistere, a far sorridere i nostri ragazzi del Centro Giada e a liberare la loro creatività”.
Dopo vari laboratori di ceramica e una serie di corsi realizzati anche con esperti Thun, i giovani- adulti ospitati nel nostro Centro di Rocca San Felice si sono scoperti artisti acquisendo competenze e specializzandosi nella creazione di manufatti unici e molto particolari. Da qui l’idea di provare a fare qualcosa di più.
“Dai ragazzi – continua la dott.ssa Ciotta- sono state create delle bomboniere solidali che per noi rappresentano dei piccoli capolavori da promuovere per provare a dare loro una reale possibilità di emancipazione e autonomia economica. L’obiettivo che ci siamo prefissi è quello di rendere autonomi i ragazzi del Centro inserendoli nel mondo del lavoro grazie alla vendita delle loro creazioni. Ad oggi tutto è stato possibile grazie al supporto di un maestro ceramista locale che fornisce il materiale, le indicazioni per la lavorazione e la colorazione e la possibilità di usufruire di laboratorio e forno per cuocere i manufatti. Riteniamo, però, che sia fondamentale per i nostri ragazzi seguire l’intero processo di lavorazione senza interruzioni: dalla creazione del manufatto alla colorazione, dalla cottura alla promozione.
La consapevolezza che anche i diversamente abili possano trovare nel lavoro un fondamentale strumento di crescita e di riscatto sociale ci spinge a continuare su questa strada. I loro sguardi, i loro sorrisi, i loro occhi pieni di luce propria, di chi sa di poter fare, sono il miglior biglietto da visita che abbiamo e il nostro maggiore stimolo a ricercare sempre nuove forme di collaborazione e condivisione”.