Sono stati effettuati oggi gli accertamenti sui cellulari degli indagati, padre e figlio, accusati del delitto di Felice Lippiello, il 54enne di Baiano ucciso a coltellate al culmine di una lite il 9 febbraio scorso. LLa Procura della Repubblica ha disposto accertamenti su quanto sequestrato nel corso delle perquisizioni eseguite dai Carabinieri nei confronti dei due indagati, Salvatore e Francesco Crisci, detenuti dal 19 febbraio perchè gravemente sospettati del delitto di Lippiello.
L’indagine ha preso avvio dal cellulare di Salvatore Crisci, poiché già nella disposizione di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari Giulio Argenio, si faceva riferimento alle telefonate intercorse tra la vittima e il presunto colpevole sia in passato che poco prima del delitto. Nei giorni precedenti erano stati effettuati altri esami, in particolare quelli antropometrici per confrontare le immagini catturate dai video delle telecamere dei Carabinieri.
Recentemente, sono stati condotti altri esami, inclusi quelli antropometrici basati sui video acquisiti dai Carabinieri subito dopo il crimine. I tecnici del Ris, assistiti dai Carabinieri di Baiano, hanno impiegato circa due ore, alla presenza degli avvocati degli indagati, per effettuare analisi con apparecchiature specializzate atte a ricostruire la scena del crimine, che verranno poi confrontate con le caratteristiche fisiche dei sospettati.
Il 16 aprile scordo, il Ris di Roma ha iniziato gli esami sui reperti trovati durante il sopralluogo e le perquisizioni successive all’omicidio. Tra questi, un cappellino trovato nel cortile di Via De Santis, oltre ad altri oggetti legati ai principali sospettati, Salvatore e Francesco Crisci.
Il Tribunale del Riesame di Napoli, accogliendo le argomentazioni degli avvocati Antonio Falconieri e Francesco Pecchia, ha rideterminato il reato in omicidio preterintenzionale, mantenendo tuttavia la custodia cautelare. Si attende ora che la Procura si conformi a questa decisione.
Alla luce degli indizi significativi raccolti dai Carabinieri di Avellino e Baiano, il 19 febbraio, il pm Vincenzo Toscano ha emesso un ordine di arresto per omicidio volontario nei confronti dei sospettati, accusa ancora provvisoria, successivamente convertita in misura cautelare dal Gip Giulio Argenio.
La difesa di Francesco Crisci, rappresentata dall’avvocato Antonio Falconieri, ha sottolineato come i fotogrammi che mostrano parte del volto di uno degli individui che discuteva con Lippiello nel cortile non rivelino un tatuaggio presente sul viso del diciannovenne.
In particolare, i fotogrammi delle telecamere di sicurezza della zona, sebbene non forniscano dettagli sulla targa della Panda con cui i presunti assassini sono arrivati in Via De Santis, mostrano molte somiglianze con il veicolo utilizzato dai Crisci.
Le indagini, condotte dal Nucleo Investigativo unitamente alla Compagnia Carabinieri di Baiano e coordinate dalla Procura, traggono origine dal’omicidio del 54enne Felice Lippiello, avvenuto, lo scorso 9 febbraio a Baiano, nel cortile dello stabile dove abitava la vittima. I familiari della vittima sono rappresentanti dall’avvocato Maria Stella Saveriano.
Nella circostanza, l’uomo, che presentava una profonda ferita da arma da taglio alla gamba sinistra, era stato soccorso da personale del 118 e, nonostante i tentativi di rianimazione, era deceduto nel tragitto verso l’ospedale di Nola.
L’attività investigativa, sviluppatasi attraverso l’analisi dei sistemi di videosorveglianza pubblica e privata presenti sul luogo del fatto e nei quartieri adiacenti, l’esame del traffico telefonico della vittima e le escussioni di persone informate, ha consentito di ricostruire le fasi salienti dell’aggressione, che ha portato al decesso del Lippiello, maturata nel quadro di controversie connesse alla gestione del locale mercato delle sostanze stupefacenti, ed alla individuazione, dei due indagati quali autori del fatto .