Più facile ottenere un posto alla Regione anzichè un letto all’ospedale Moscati di Avellino.
Non è questione di raccomandazione ma di organizzazione.
Certo, la raccomandazione aiuta perchè quando trovi il “gancio” giusto, il posto letto lo trovi, subito se ne libera uno ed eviti di essere sbattuto in alta Irpinia oppure a Potenza o in qualche ospedale del Cilento.
La struttura mastodontica del Moscati risulta perennemente satura e non si trova un posto letto neanche a pagarlo.
Questa è una faccia della medaglia, quella nota ai poveri cristi che hanno la sventura di fruire della sanità pubblica.
La città vuota
L’altra faccia della medaglia è che in quella stessa sanità pubblica ci sono posti letto in abbondanza, almeno una cinquantina, ma da un paio di anni sembrano la vetrina di una sala mostra, di un catalogo patinato.
Al terzo piano della città ospedaliera, come viene definito l’Ospedale Moscati di Avellino, c’è un intero reparto vuoto. E’ quello di riabilitazione Cardiologica ormai abbandonato da anni.
C’è tutto, funzionano pure le luci e l’impianti di riscaldamento che restano costantemente in funzione pure in assenza di esseri umani.
Denuncia pubblica