Cresce l’attesa per la 106esima edizione del Giro d’Italia. La maglia rosa, come noto, tornerà in Irpinia a distanza di cinque anni. Sul tema si è espresso il giornalista del Corriere dello Sport Leondino Pescatore intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Punto Nuovo. «In questa nuova edizione del Giro d’Italia l’Irpinia viene toccata in quasi tutti i suoi comuni. – ha affermato Pescatore, che ha poi aggiunto – Anche nella tappe antecedente l’arrivo sul Lago Laceno verranno toccate delle zone vicino Lacedonia. Le due tappe clou sono certamente quelle successive. Nella quarta tappa, Venosa-Lago Laceno, verranno toccati tanti punti dell’alta Irpinia. Stesso dicasi il giorno successivo, con partenza da Atripalda dove si raggiungeranno le zone di Mirabella e Paternopoli. Su 118 comuni credo vengano toccati almeno la metà. Paradossalmente è stato escluso Mercogliano che, almeno inizialmente, sembrava destinato ad essere il comune di arrivo come nel 2018 con l’arrivo al Santuario di Montevergine».
Tanto il calore degli appassionati per quattro giorni intensissimi. «Il Giro d’Italia viene sentito più per una questione di coloro che per una questione tecnica. Oltre alle due tappe irpine, c’è la tappa Napoli-Napoli dove i ciclisti conosceranno tutta la Penisola Sorrentina. Poi c’è la tappa che parte da Capua per terminane sul Gran Sasso. Saranno quattro giorni di puro ciclismo che gli appassionati delle due ruote potranno vivere intensamente». E infine la grande opportunità per la Provincia di Avellino di dare lustro alle sue bellezze. «Per la Provincia sarà fondamentale sfruttare l’occasione del Giro d’Italia. Bisogna sfruttare nel miglior modo possibile il grande investimento economico che è stato fatto. Agli amministratori spetta l’onere di programmare delle manifestazioni che possano dare risalto alla Provincia di Avellino. Risalto che, spero, possa proseguire anche dopo il Giro».
