Sono ore di riflessione per l’Avellino e Raffaele Russo. Se da un lato la società biancoverde sta iniziando a muovere i primi passi in vista della stagione 2023-2024, dall’altro fa storcere il naso il mancato prolungamento del contratto (in scadenza a giugno 2024) dell’ex Messina. Fino a pochi mesi fa (per la precisione a ridosso delle festività natalizie) il rinnovo di Russo era praticamente cosa fatta. Doveva essere il regalo di Natale, la sorpresa sotto l’albero. Adeguamento e prolungamento fino al 2025: queste erano le basi da cui partire per il futuro. Aspettative, queste, confermate anche dal procuratore del ragazzo, Fabio Ottieri, in un’intervista rilasciata ai colleghi di SportChannel 214 lo scorso 14 dicembre.
Eppure, ad oggi, non sembrerebbe esserci riconoscenza per il miglior calciatore di questa nefasta stagione. Le prestazioni, i gol, gli assist e quella voglia irrefrenabile di spaccare in due la partita stridono, eccome, con il silenzio assordante della società. È come se da dicembre il capitolo Raffaele Russo fosse stato accantonato. Una situazione, questa, davvero imbarazzate per un calciatore che, con ogni probabilità, potrebbe essere il perno dell’attacco biancoverde in vista della prossima stagione.
Se confermato, il mancato rinnovo contrattuale sarebbe l’ennesima prova di una gestione a tratti imbarazzante. Non blindare un calciatore del calibro di Raffaele Russo significherebbe favorire i club di categoria superiore che, presumibilmente, in estate si fionderanno come rapaci sul folletto casertano. Dal canto suo il calciatore, sempre determinante quando chiamato in causa, continua a svolgere egregiamente il suo lavoro. Come accaduto nel recente passato – vedi i vari Alberto Dossena e Giuseppe Carriero, giusto per citarne un paio – le sirene di club più importanti potrebbero esser determinanti e spingere il calciatore a chiedere la cessione.
In questi casi, ovviamente, il condizionale è d’obbligo. Il futuro di Raffaele Russo, contratto alla mano, recita che il calciatore è legato per un altro anno al sodalizio biancoverde. Ma il mancato rinnovo in tempi celeri fa discutere eccome.
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