E’ avvenuto nel Torneo Giovanissimi provinciale di Avellino, Girone B, nellagara tra ASD Minarda Grotta e Virtus Avellino. A metà ripresa l’arbitro assegna un calcio di rigore alla Asd Minarda Grotta, chiaramente inesistente. Il tecnico della Virtus Avellino invita il suo portiere, come forma di protesta, ad allontarsi dalla porta per lasciare segnare l’attaccante avversario. Il quale fa di più: vedendo la porta sguarnita, decide di calciare volutamente fuori bersaglio.
Paolo Fabbrizio, allenatore del Minarda Grotta, ha commentato. “Si è visto chiaramente che la decisione arbitrale era sbagliata ma il direttore di gara, nonostante le proteste unanimi di tecnici e dirigenti delle due squadr, non ha voluto saperne di rivedere la sua decisione. Il mio collega della Virtus Avellino ha perciò invitato il suo portiere a togliersi dalla porta, prima dell’esecuzione dal dischetto. E così l’attaccante della mia squadra ha deciso di calciare la palla fuori, autonomamente, senza che qualcuno glielo suggerisse, perchè non se la sentiva di fare gol in quelle condizioni. Gli spettatori lo hanno applaudito e il ragazzo ha ricevuto i complimenti sia dai suoi compagni di squadra che dagli avversari”.
Il tecnico poi ha aggiunto: “Prima di essere allenatori o tecnici, siamo educatori perchè dobbiamo insegnare ai ragazzi prima i valori della vita. Solo dopo viene l’aspetto tecnico e sportivo. A noi non interessa il risultato, la nostra missione è tutt’altra”.