Sbatti il mostro in prima pagina: ma l’autista non c’entra. La bufala è… servita?

 

Prima s’era parlato di uno straniero ad avere contagiato di tubercolosi il ragazzo di 12 anni che frequenta la “Leonardo Da Vinci” di Avellino. Poi si è azzardato che fosse l’autista dello scuolabus, fornendo addirittura generalità e aggiungendo che lo stesso era stato arrestato e trasferito al carcere napoletano di Poggioreale perchè si sarebbe rifiutato di sottoporsi agli accertamenti sanitari per verificare il possibile contagio.

Notizia diffusa da un organo di informazione e poi, come avviene spesso, ecco il copia&incolla con la notizia copiata da altri mezzi giornalistici, resa sempre più “forte” con aggiunta di dettagli, quasi a voler dire: io sapevo più di te, caro collega.

Salvo poi ad accorgersi che era una “bufala”, quella che corre sul web.

Sbattuto in prima, il “mostro” ha saputo prenderla con ironia e filosofia. Per adesso ha pubblicato una sua foto che lo ritrae dinanzi casa con una frase che dice tutto: “Da Poggioreale vi saluto tutti”. Una smentita fatta in casa, senza ricorrere a legali. Perchè il “mostro”, che è “pienamente incolpevole”, sta beatamente in libertà e di contagio nessuno gli ha parlato.

Chissà se poi quest’uomo deciderà di mettere insieme qualche quattrino per il danno provocato da chi ha pubblicato notizie rivelatesi “bufale”. Cosa che, recentemente, si sta diffondendo nel mondo dell’informazione in cui “siamo tutti giornalisti”.

A proposito, per il caso tubercolosi alla Leonardo da Vinci, non c’è stato arresto alcuno.

Il termine per la presentazione della querela è di 90 giorni. Perciò…in campana.

Foto tratta da Facebook

 

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