Il Gip del Tribunale di Avellino, Marcello Rotondi, ha confermato il sequestro dei beni di proprietà della Sidigas, per un totale di circa 8 milioni di euro a fronte dei 97 sequestrati dalla Procura di Avellino. Accolte tutte le ipotesi investigative.
Il sequestro “light” lascia comunque in eredità degli interrogativi sul futuro delle due società sportive di proprietà di De Cesare, l’U.S. Avellino e la Scandone.
Non è ancora certo che la Sidigas possa utilizzare i conti correnti bloccati la scorsa settimana e operare sul mercato, o se entrambe le società sono sotto controllo del curatore fallimentare, il professore Nicola Rascio, nominato dal Tribunale di Avellino assieme a due commissari giudiziali, in seguito all’accoglimento del concordato preventivo e del piano di rientro che la Sidigas di Giannandrea De Cesare deve organizzare e presentare entro i prossimi due mesi.
