Sparatoria a Cesinali, archiviato il procedimento per gli agenti della Questura di Avellino e Foggia, accusati dell’omicidio colposo del 31enne rapinatore di Molfetta. Il gip del tribunale di Avellino ha disposto l’archivazione del procedimento aperto per il decesso del rapinatore, deceduto , ad ottobre del 2022, durante il conflitto a fuoco con le forze dell’ordine. Cinque gli agenti ( due della squadra volanti di Avellino e tre della squadra mobile di Foggia) iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo, che intervennero a Cesinali per bloccare il commando, pronto ad assaltare due portavalori sul raccordo Avellino- Salerno.
Un atto dovuto l’iscrizione dei poliziotti nel registro degli indagati per far luce su quanto accaduto a Villa San Nicola, dove Giovanni Rinaldi di Molfetta fu ritrovato privo di vita riverso sul sedile posteriore con il passamontagna sul volto. Le indagini condotte dal pubblico ministero Vincenzo Toscano mirate a fare chiarezza sul comportamento tenuto dalle forze dell’ordine che risposero al fuoco del commando. Secondo la versione della questura, i cinque avrebbero agito per legittima difesa, rispondendo al fuoco dei criminali.
Tutto è iniziato la sera del 13 ottobre 2022, quando una pattuglia della squadra mobile della polizia era sulle tracce di cinque vetture rubate. Quest’ultime sono state inseguite fino al casello autostradale di Cerignola est; proseguendo fino alla provincia di Avellino. Sull’Ofantina, all’altezza di Cesinali, tre auto sono riuscite a far perdere le proprie tracce. Due Jeep Compass, invece, raggiungono e si fermano nel piazzale davanti al cimitero del paese.Scatta subito il controllo della polizia. In azione la pattuglia di Foggia e tre di Avellino.
Il conducente della Jeep bianca non ci pensa su due volte, ingrana la retromarcia per fuggire e tenta di investire due agenti della Mobile di Foggia scesi dalle loro auto. Dalla stessa auto, parte un colpo di pistola contro i poliziotti che prontamente rispondono al fuoco. A quel punto, in soccorso dei colleghi pugliesi, c’è un poliziotto di Avellino. Al suo indirizzo, altri due colpi di pistola. Anche lui risponde subito al fuoco. Nel corso della fuga, la Jeep bianca sfiora il terzo agente della pattuglia pugliese.
I malviventi non hanno nessun scrupolo: sparano contro i poliziotti, tentano di investirli e, durante la fuga e l’inseguimento, fanno cadere sull’asfalto 90 chiodi a quattro punte di circa 10 centimetri. La fuga finisce, come si sa, sui binari della ferrovia in frazione Villa San Nicola. L’auto viene ritrovata con le portiere anteriori spalancate. A bordo c’è un uomo senza vita, G.R, 31 anni di Molfetta ma residente a Cerignola. E’ a volto coperto e con sé ha una radio ricetrasmittente, una torcia, sei chiavi inglesi, due cacciative, tre chiavi di vario tipo, una pinza, filo elettrico.i.Tre malviventi furono tratti in arresti. Un quarto venne bloccato il giorno dopo mentre tentava di guadagnare la fuga salendo a bordo di un pullman da Santo Stefano del Sole.