Stangata gas in Irpinia, Ferdeconsumatori: “Stime gonfiate, bollette da annullare”

Stime gonfiate, con incrementi anche a tre zeri, tutto per fare cassa a scapito di inermi consumatori. Prima il servizio idrico, adesso il gas. Dall’Alto Calore alla Sidigas, il copione non cambia. Bollette pazze su tutti i fronti, senza dimenticare anche il caso della tassa sui rifiuti. Segnalazioni sono arrivate da Avellino, ma anche da comuni dell’Alta Irpinia: da Sant’Angelo dei Lombardi a Fontanarosa. Ed ora si affilano le armi: annunciata una valanga di ricorsi. “Non credo a errori aritmetici – tuona Fiorentino Lieto della Federconsumatori – penso piuttosto ad operazioni volute e studiate a tavolino. Stiamo parlando di stime superiore a consumi effettivi di 200/300 metri cubi. Il che vuol dire bollette di 300/400 euro. E’ chiaro – aggiunge Lieto – il tentativo di carpire la buona fede dell’utente incassando cifre non dovute e decisamente ingiustificate rispetto ai consumi reali”. Il nodo resta quello delle letture stimate: Alto Calore e Sidigas nonostante l’obbligo di due passaggi all’anno per il controllo effettivo dei consumi, relegano il tutto alle comunicazioni telefoniche non obbligatorie da parte delle famiglie senza le quali ci si perde nella selva delle letture stimate. “Si viene fuori da questo marasma – parla ancora Lieto – con i contatori a controllo elettronico. Li abbiamo chiesti a più riprese sia ad Alto Calore che a Sidigas. Credo non ci sia la volontà di investire in rinnovamento in entrambe le aziende, ma di cercare di speculare al massimo sulle spalle dei cittadini”.

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