“Oggi la conferenza dei servizi sullo Stir. Approvati i lavori a farsi“. Inzia così la nota di Franco Mazza presidente del Comitato ‘Salviamo la nostra valle del Sabato’. “Abbiamo fortemente criticato la posizione dei sindaci di Atripalda e Montefredane, come quella di Avellino, rappresentato dall’assessore Penna. Non abbiamo condiviso il cambio di posizione su decisioni assunte nei consigli comunali all’unanimità. Solo il comune di Manocalzati, rappresentato dal dott. Pasquale Tirone e dal consigliere Carlo Castiglione, coerentemente con quanto precedentemente deliberato, ha espresso un ‘no’ senza se e senza ma. Previsto lo stoccaggio di molte tipologie di rifiuto”.
“Non è dunque solo una questione di ampliamento dei quantitativi, ma di un evidente appesantimento qualitativo. Il nostro obiettivo era e resta la delocalizzazione! Un errore compiuto quasi 20 anni fa sotto la spinta dell’emergenza non può perpetuarsi all’infinito. Quando si prenderà atto della condizione complessa e satura di questa porzione d’Irpinia tanto oltraggiata? L’orografia e la climatologia della valle del Sabato non consentono la permanenza di attività impattanti come quella di un impianto di trattamento rifiuti, con aggiunta ormai strutturata di trasferenza dell’umido e con lo stoccaggio sotto le tettoie. Non sfugga che tra l’altro parliamo di un sito contaminato (dal fiume!) da bonificare. Per tutto quanto detto il nostro parere resta invariato, anzi rafforzato dalle vicende odierne. Mo Basta!”