Da studentesse a baby prostitute. L’immondo commercio ruotava attorno ad un circolo ricreativo privato di Avellino molto frequentato soprattutto da giovani studenti. Tre persone sono state arrestate.
E‘ quanto hanno portato alla luce le indagini, condotte dai militari del Reparto Operativo-Nucleo Investigativo.
Una attività d’indagine che ha preso il via nel maggio del 2016 e si è conclusa a marzo 2017. (Leggi anche Sfruttamento della prostituzione minorile, tre arresti tra Avellino ed hinterland )
Secondo quanto appurato dai militari il gestore del circolo, Federico De Vito, un 70enne di Mercogliano, dietro promessa di denaro o di altre utilità aveva indotto alcune delle ragazze, studentesse minorenni frequentatrici del circolo, dopo aver marinato la scuola, ad avere rapporti sessuali con lui e con gli altri due indagati, pure questi ultimi colpiti da ordinanza di custodia cautelare mam in regime di arresti domiciliari.
Le cose andavano così. Il 70enne “avvicinava” le ragazze minorenni frequentatrici del circolo, in particolare la mattina dopo aver marinato la scuola. Prospettava loro la possibilità di lavorare, sia presso il circolo che in altre attività, e prometteva alle giovanissime un cospicuo guadagno economico.
Le ragazze, dal canto loro, dovevano dimostrarsi “disponibili alle avance” del datore di lavoro e dei clienti. Il 70enne, una volta percepito il loro stato di bisogno economico e approfittando della loro fragilità emotiva connessa alla giovane età, le invogliava ad avere dapprima rapporti sessuali con lui.
In alcune occasioni arrivava ad organizzare incontri tra le ragazze e gli altri due soggetti colpiti dal provvedimento: un 85enne di Lapio ed un noto professionista 52enne di Avellino, ora agli arresti domiciliari.
Gli incontri e le relative prestazioni sessuali avvenivano sia presso il Circolo, in un’area riservata alla quale solo il titolare ed i suoi “ospiti” avevano accesso, sia presso altri luoghi e magazzini sempre di proprietà del titolare del locale.
Per quelle prestazioni sessuali le ragazzine potevano percepire da poche decine di euro fino a cifre più importanti, in genere da 10 a 100 euro.
Alle ragazzine – tutte minorenni di età compresa tra i 14 ed i 17 anni – veniva anche prospettata la possibilità, in cambio di una sempre maggiore accondiscendenza, di aumentare esponenzialmente i loro guadagni. Inoltre, avrebbero guadagnato altri soldi se avessero portato in quel circolo loro coetanee.
Contestualmente all’esecuzione della misura cautelare sono state effettuate numerose perquisizioni domiciliari e locali presso i luoghi ove avvenivano le attività illecite.
L’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura Distrettuale di Napoli, è stata eseguita ad Avellino, Mercogliano e Lapio dai Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino.
I reati: induzione e sfruttamento della prostituzione minorile, atti sessuali a pagamento con minori, violazione della legge “Merlin” sulla prostituzione L.75/1958.